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tecnologia

Microsoft, il potere delle piattaforme digitali e il progetto segreto di una super-app

C’è stato un momento che Microsoft ha provato a diventare negli smartphone quello che sono oggi Google e Apple. Siamo nel 2013, quando arriva come un fulmine la notizia dell’acquisizione per 9,5 miliardi di dollari di Nokia. Al timone del gigante di Redmond c’era Steve Ballmer, nei negozi l’iPhone di Steve Jobs era diventato in pochissimi anni il nemico da battere e l’economia della app valeva già miliardi. L’idea era produrre dispositivi targati Nokia con un sistema operativo Windows Phone. Alla fine di quell’anno il successore di Bill Gates gettò la spugna e se ne andò in pensione. Due anni dopo e più di 25mila licenziamenti, Microsoft ammise il fallimento di quell’operazione. Il 4 febbraio del 2014 arriva a Redmond un “terremoto” chiamato Satya Nadella. Il nuovo Ceo ribalta Microsoft e da azienda consumer che fa soldi con un sistema operativo per pc, Office, console e smartphone la trasforma in un colosso del mercato enterprise in grado di offrire servizi cloud ad imprese e cittadini. Da produttrici di prodotti Microsoft diventa piattaforma. Articolo integrale su 24+