L’obiettivo era quello di ridurre i consumi di gas del 15% nel periodo compreso tra l’agosto 2022 e il marzo del prossimo anno. E, almeno fino ad oggi, l’Unione Europea è riuscita a rispettare questo impegno, assunto per contrastare la crisi energetica aggravata dall’invasione russa dell’Ucraina. Lo afferma Eurostat, che ha appena pubblicato i dati relativo all’andamento dei consumi aggiornati alla fine di novembre 2022.
Una buona notizia all’indomani del difficile accordo sul tetto al prezzo del gas raggiunto tra i paesi europei sempre in ottica anti-russa. O almeno lo è nella misura in cui una contrazione della domanda di un bene, la cui produzione ha evidenti implicazioni geopolitiche, è sufficiente a ridurne il prezzo.
Tornando ai numeri, il calcolo è stato effettuato verificando la variazione percentuale dei consumi tra l’agosto e il novembre di quest’anno rispetto alla media di quelli relativi agli stessi mesi nel quinquennio 2017-2021. Il risultato complessivo parla di un’Unione Europea capace di ridurre del 20,1% il proprio consumo di gas, ben oltre l’obiettivo fissato del 15%. Dato positivo, certamente, ma ancora parziale: l’inverno inizia tra poche ore e bisognerà capire se si riuscirà a ridurre i consumi anche nella stagione più fredda.
Intanto, però, il segnale geopolitico è chiaro. Più forte dalla Finlandia, dove la riduzione è stata del 52,7%, decisamente meno da Malta e Slovacchia, dove addirittura sono stati registrati aumenti nell’ordine rispettivamente del 7,1 e del 2,6%. L’Italia ha quasi raggiunto l’obiettivo, nel senso che il nostro paese ha ridotto i consumi del 14,7% rispetto alla media del quinquennio precedente. Nel grafico non rientra Cipro, perché questa nazione non utilizza il gas naturale.
Va detto, precisa la stessa Eurostat, che la contrazione dei consumi rispetto alla media 2017-2021 era iniziata già a gennaio, ovvero prima dell’effettivo avvio dell’invasione russa dell’Ucraina, per poi proseguire per tutto il 2022. Segno che probabilmente la prima ragione per cui gli europei stanno risparmiando gas è economica. Resta il fatto che, da quando si è imposta di tagliare i consumi del 15%, l’Europa è riuscita a mantenere l’impegno. Rimane solo da capire se sarà in grado di fare lo stesso anche nei prossimi quattro mesi.