Articolo pubblicato il 25 settembre 2022
Cinquantamilioni di persone per un Paese come l’Italia è quella che in finanza viene definita una soglia psicologica. Vuole dire un livello che segna un prima e un dopo. Secondo le nuove previsioni sul futuro demografico del Paese di Istat aggiornate al 2021 l’Italia sempre più alle prese con la crisi demografica: la popolazione continua la sua decrescita, passando da 59,2 milioni al 1° gennaio 2021 a 57,9 mln nel 2030, poi a 54,2 mln nel 2050 fino a scendere sotto quota 50 milioni (47,7) nel 2070. Detto altrimenti, lla luce delle ipotesi condotte, i flussi migratori non potranno controbilanciare il segno negativo della dinamica naturale. Prendendo quindi come data il 2041 e il 2050 ecco cinque numeri scelti da Infodata per descrivere in sintesi lo scenario che viene delineato.
34,9%
Quota di individui di 65 anni e più nel 2050. Comunque vadano le cose, l’impatto sulle politiche di protezione sociale sarà importante, dovendo fronteggiare i fabbisogni di una quota crescente di anziani.
11,%
Giovani fino a 14 anni di età nel 2050. Gli adolescenti sebbene nello scenario mediano si preveda una fecondità in recupero, potrebbero rappresentare entro il 2050 l’11,7% del totale, registrando quindi una lieve flessione. Sul piano dei rapporti intergenerazionali, tuttavia, si presenterebbe il tema di un rapporto a quel punto squilibrato tra ultrasessantacinquenni e ragazzi, in misura di circa tre a uno.
2049
Il rapporto nascite e morti. L’anno in cui i decessi potrebbero doppiare le nascite (788mila contro 390mila). L’aumento della sopravvivenza tra gli anziani, molti dei quali soli, potrebbe comportare un futuro aumento dei fabbisogni di assistenza. Un maggior numero di anziani soli può però generare anche risvolti positivi; ad esempio, come già accade oggi e verosimilmente un domani, supportando le famiglie dei propri figli nella cura dei nipoti
10,2 milioni
Le persone destinate a vivere sole nel 2041. Si partiva da 8,5 milioni nel 2021. Il rapporto tra individui in età lavorativa (15-64 anni) e non (0-14 e 65 anni e più) passerà da circa tre a due nel 2021 a circa uno a uno nel 2050. Il confronto tra la popolazione al 2021 e quella prevista al 2041, distinta per ruoli familiari, mostra i cambiamenti demografici e sociali che si prevedono in questi venti anni. In particolare, si osserva un aumento dei genitori soli, delle persone sole e delle persone in coppia senza figli, queste ultime soprattutto se anziane
-6,4%
Calo della popolazione medio tra il 2050 e il 2070. La popolazione diminuirebbe di ulteriori 6,4 milioni (-6,3‰ in media annua). Sotto tale ipotesi la popolazione totale ammonterebbe a 47,7 milioni nel 2070, conseguendo una perdita complessiva di 11,5 milioni di residenti rispetto a oggi.
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