Articolo pubblicato il 6 novembre 2022
Anche solo per ridimensionare gli entusiasmi per il metaverso, vediamo come vanno le cose sull’uso del web, in Occidente e più nello specifico in Europa. Nel 2021, circa il 67% della popolazione dell’Ue (16-74 anni) ha acquistato/ordinato beni o servizi su Internet nei 12 mesi precedenti l’indagine. Questa quota ha raggiunto un picco del 93% in tre regioni olandesi (Drenthe, Utrecht e Zelanda). Più in generale, scrive Eurostat, c’è stata una tendenza molto elevata a utilizzare il commercio elettronico in tutte le restanti regioni olandesi tranne una (il Limburgo è l’eccezione), tutte le regioni danesi, tutte tranne due delle regioni svedesi, due su tre regioni irlandesi e Corsica (Francia). Qui sotto l’infografica interattiva dell’istituto di statistica europeo.
Alcine curiosità. Le regioni bulgare di Yugoiztochen e Severen Tsentralen hanno la percentuale più bassa di persone che utilizzano Internet per acquistare beni o servizi su Internet (26% e 27%, rispettivamente, nel 2021). Poi sei europei su dieci fanno usano l’home banking ed è una percentuale che sembra bassa ma in realtà non lo è. Perché a fronte di regioni come quella della capitale finlandese Helsinki-Uusimaa che ha la quota più alta di servizi bancari su Internet (96%) ci sono per esempio luoghi come Yugozapaden e Bucureşti-Ilfov dove meno di un quarto della popolazine accedono alla banca online. Come è normale che sia l’uso di internet è maggiore nelle regioni con città più grandi. Quanto ai social network sempre nel 2021, quasi i tre quinti (57%) della popolazione ha ussato Faceboo, TikTok o Twitter (nei tre mesi precedenti l’ultimo sondaggio). Il tasso di partecipazione per i giovani di età compresa tra 16 e 29 anni (83%) è quasi quattro volte superiore a quello degli anziani (65 e 74 anni).
E in Italia?
Come si vede (i pallini gialli indicano le regioni italiane) stiamo nel complesso nella parte centrale della classifica. Con grandi differenze tra regioni del nord e del sud.