Transparency International ha pubblicato il suo indice di percezione della corruzione del 2022 che misura i livelli di corruzione percepita nel settore pubblico in 180 paesi e territori in tutto il mondo. L’indice li valuta su una scala da zero (altamente corrotti) a 100 (puliti) con un punteggio medio di appena 43 su 100. Più di due terzi dei paesi hanno ottenuto un punteggio inferiore a 50. L’ultima edizione della ricerca ha rilevato che gli sforzi contro la corruzione si sono fermati negli ultimi tempi, poiché molti paesi hanno utilizzato la pandemia di Covid-19 “come scusa per limitare le libertà fondamentali e eludere importanti controlli ed equilibri“.
E l’Italia? L’Italia scala una posizione e si colloca al 41° posto (su 180 Paesi): un lieve miglioramento, ma restiamo sotto la media dell’Ue.
E gli altri? Nel 2022, i paesi con il più basso livello percepito di corruzione nel settore pubblico erano Danimarca, Finlandia e Nuova Zelanda, seguiti da Norvegia, Singapore e Svezia. L’estremità opposta dell’indice ha visto la Somalia segnare solo 12 punti, rendendola il paese più colpito dalla corruzione al mondo. La Siria e il Sud sono stati subito dietro con un punteggio di 13, seguiti da Venezuela e Yemen. Qui sotto la mappa di Statista.
Per approfondire.
L’Italia è al 42simo posto nella classifica della corruzione
Transparency International: la mappa italiana della corruzione secondo i media
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