Il momento più critico è stato quando Google ha bloccato un’app YouTube sviluppata da Microsoft per Windows Phone. Era il 2013. Ecco quello forse è stato il punto più basso delle relazioni tra i due colossi. O forse no. Qualcuno si ricorderà otto anni fa la campagna pubblicitaria di Microsoft “Don’t get Scroogle” per denunciare che Google non rispettava la privacy degli utenti. Oggetto del contendere era il dominio sugli smartphone. All’epoca era chiaro che Google avrebbe fatto tutto il necessario per impedire a Microsoft di avere successo nei dispositivi mobili, proprio come Microsoft avrebbe tentato di fermare il successo di Google con i Chromebook.
Quando poi fu chiaro che la partita degli smarphone l’aveva vinta Moutain View e quella sul computing Redmond il silenzio. Sei anni fa, Microsoft e Google interrompono ogni scontro legale, ma secondo Bloomberg e il Financial Times la tregua sarebbe terminata nell’aprile del 2021 con le critiche ufficiale a Microsoft per essere intervenuta commentando le leggi australiane che costringerebbero Google a pagare gli editori di notizie. Con ChatGpt qualcosa però è cambiato. Articolo completo su 24+
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