Domenica 19 febbraio la NASA ha twittato un video time-lapse della settimana intensa che ha vissuto la nostra stella preferita. Il Sole ha generato 36 brillamenti solari e 28 espulsioni di massa coronale. Un brillamento solare è definito come una variazione improvvisa, rapida e intensa in luminosità. E’ in pratica una gigante esplosione sulla superficie del nostro Sole che si verifica quando le linee del campo magnetico dalle macchie solari si aggrovigliano ed eruttano.
Le espulsioni di massa coronale (o Cme, dal termine inglese Coronal Mass Ejection) consistono in una forte espulsione di materiale dalla corona solare nell’eliosfera, ovvero nella regione dello spazio che circonda il Sole. Si tratta di gas altamente ionizzato — il plasma — dagli strati esterni dell’atmosfera del Sole — la corona solare — verso lo spazio interplanetario.
Il fenomeno è stato osservato dal Solar Dynamics Observatory della Nasa, il telescopio spaziale lanciato nel 2010, studia le eruzioni solari e il loro impatto sul nostro pianeta, nella giornata del 20 febbraio ed è partito da un forte brillamento del Sole che era avvenuto qualche giorno prima, precisamente il 17 febbraio. Sotto l’immagine della Nasa con l’ultravioletto
Il brillamento che potete vedere a 44 secondi dall’inizio del video è di classe X2.2. I brillamenti di classe X sono i più intensi, mentre il numero – che può arrivare fino a 9 – fornisce maggiori informazioni sulla loro forza. L’energia sprigionata dalle più potenti di queste eruzioni di materia equivale a quella di un miliardo di bombe all’idrogeno, una energia sufficiente ad alimentare la Terra per 20.000 anni.
L’impatto sul nostro pianeta è stato più debole del previsto.
Per approfondire.
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