Con un aumento tendenziale del 122% delle immatricolazioni, nel 2021 l’Italia è il paese europeo che ha registrato la terza maggiore crescita a livello europeo del parco circolante di veicoli full electric. A dirlo è Eurostat, che nei giorni scorsi ha rilasciato i dati relativi alle immatricolazioni di auto elettriche.
Un incremento, quello italiano, secondo solo a quello finlandese (+136%) e croato (+126%) e di gran lunga superiore a quello medio europeo, che nel 2021 ha visto crescere il parco circolante di Bev (battery electric vehicle) del 75,5%. In numeri assoluti, alla fine dell’anno erano 118mila i veicoli elettrici che circolavano lungo le strade del nostro paese. Un numero che, come ordine di grandezza, è paragonabile a quello della Svezia, con la differenza che gli svedesi sono un sesto degli italiani. Come a dire che la penetrazione dell’auto elettrica, per quanto in crescita, rimane bassa.
Sul fronte invece dei consumi energetici legati al trasporto stradale, nel 2021 l’Italia è stato il quinto paese europeo. A questo scopo sono stati consumati oltre 440 GWh. Un dato che, oltre a quello delle auto, comprende anche quello legato al trasporto pubblico.
La Svezia è il paese che ha visto i consumi maggiori, pari a 1.443 GWh. Oltre alle già citate 118mila auto elettriche, da diversi anni lungo le strade svedese circolano autobus alimentati a batteria. A dicembre 2020 l’azienda dei trasporti pubblici di Goteborg, una città da 580mila abitanti, aveva 145 autobus elettrici operanti in città.
In Italia invece, il dato arriva dal ministero delle Infrastrutture ed è aggiornato a fine settembre 2022, erano appena 621 gli autobus elettrici che prestavano servizio nelle città italiane. Per averne un’incidenza sulla popolazione simile a quella di Goteborg, dovrebbero essere 14.500.