E’ il calo più consistente in termini assoluti tra i 27 Paesi dell’Ue. Almeno in base alla proiezioni dell’Eurostat pubblicate il 30 marzo. A fine secolo gli italiani saranno quelli che tra i 27 Ue avranno l’età media più elevata (53 anni) dopo i maltesi (53,3 anni). Qui trovate il dataset
In generale le proiezioni elaborate da Eurostat in base alle attuali dinamiche indicano che, nonostante l’arrivo di milioni di immigrati, la popolazione totale nei 27 è destinata a diminuire del 6,1% a fine secolo passando dai 446,7 milioni del 2022 a 419,5 milioni nel 2100. Proseguirà anche inesorabilmente il processo di invecchiamento, con tutte le immaginabili conseguenze, come ricorda Eurostat, sul piano previdenziale e sanitario. Gli ultraottantenni passeranno da 6,1% della popolazione al 15,3%, e saranno quindi a fine secolo 64 milioni contro i 27,1 del 2022.
E l’Italia? In cifra assoluta gli 8,835 milioni di italiani in meno previsti a fine secolo sopravanzano di quale lunghezza i secondi classificati in questa graduatoria, ovvero i polacchi, destinati a perdere nei prossimi 78 anni, secondo Eurostat, 8,138 milioni di concittadini. Sempre in base alle proiezioni dell’istituto statistico europeo, tra il 2022 e il 2100 in Italia ci saranno 29,9 milioni di nascite a fronte di 57,5 milioni di morti e la previsione di un saldo positivo di 18,7 milioni tra emigranti e immigrati non riuscirà comunque a impedire che la popolazione totale passi dai 59 milini dello scorso anno ai 50,19 milioni della fine del secolo.