Dopo oltre tre anni dall’inizio della Covid-19 per la prima volta nell’Ue non si è registrato un eccesso di mortalità. Lo certifica Eurostat precisando che il tasso di mortalità in eccesso è stato dell’8% a febbraio 2022 (39 000 morti aggiuntivi), del 6% a febbraio 2021 (26 000 morti in eccesso) e di quasi il -3% a febbraio 2020. In altre parole l’indicatore è sceso al di sotto del valore di riferimento (numero medio di decessi per lo stesso periodo nel 2016-2019) a 2% nel febbraio 2023.
E’ una buona notizia. Nel modo la pandemia ha provocato quasi 7 milioni di morti nel mondo e oltre 700mila contagi (dati del 12 aprile).
Tra i paesi che hanno registrato valori positivi, Grecia e Cipro hanno registrato i tassi di mortalità in eccesso più elevati (entrambi +12% sopra la media mensile nazionale per il 2016-19), seguiti da Portogallo con +6%, Paesi Bassi e Francia, entrambi al 4%, Malta con il 2% e Italia, Irlanda e Austria, tutte con +1%.
I maggiori picchi di decessi in eccesso nell’Ue sono stati registrati nell’aprile 2020 (+25%), nel novembre 2020 (+40%), nell’aprile 2021 (+21%) e nel novembre 2021 (+27%).
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