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A chi interessa la realtà virtuale o mista o aumentata che dir si voglia? In due grafici

Apple martedì ha presentato Vision Pro, apparentemente un visore per la realtà mista che invece promette di rivoluzionare il nostro modo di accedere al computer desktop. Una rivoluzione in prospettiva che nei piani di Cupertino non è seconda a quella dell’iPhone nel 2007. Ma per ora sono più le domande che risposte. Per esempio, non sappiamo come sarà guardare un film con altre persone con il caschetto? Come si lavorerà con Vision Pro? O se ha senso indossare un visore durante la festa di tuo figlio? Non sappiamo insomma se Apple riuscirà in questa rivoluzione. Manca la killer application, hanno sottolineato alcuni osservatori di cose tecnologiche. Ad oggi manca una idea forte che rende immediatamente intuibile il valore d’uso di questa tecnologia.

Quello che però sappiamo con certezza è che  l’operazione Vision Pro anche solo esteticamente entra in un mercato che non è mai decollato. I numeri della realtà virtuale e mista sono ancora da business di  nicchia. Secondo le stime di Statista Market Insights , gli utenti di dispositivi AR e VR sono ancora pochi e lontani, con proiezioni di crescita fino al 2027 che non si avvicinano affatto alla scala che renderebbe la realtà mista “la prossima piattaforma informatica“, almeno per ora. Statista stima che quest’anno 98 milioni di persone utilizzeranno hardware VR, mentre 23 milioni si diletteranno con una tecnologia AR più avanzata. Entro il 2027, sia AR che VR dovrebbero aver superato i 100 milioni di utenti in tutto il mondo, ma è ancora una distanza dai miliardi di utenti di smartphone in tutto il pianeta

 

Come ha riportato Statista nell’infografica che segue non tutti sono convintissimi che finiranno per indossare un visore. In un sondaggio condotto in 29 paesi nell’aprile/maggio 2022, Ipsos ha rilevato che solo il 50% dei 21.005 intervistati si sentiva molto o in qualche modo positivo sull’utilizzo di dispositivi o applicazioni di realtà virtuale, aumentata o estesa nella propria vita quotidiana, con i mercati più sviluppati in Europa e Nord America mostrano ancora meno entusiasmo.

Va detto che nessuno di loro ha indossato Vision Pro. Ma se c’è qualcuno che può farlo, è Apple. Parliamo dell’azienda con un capitalizzazione vicina ai 3mila miliardi di dollari. Che ha trasformato gli AirPods, ampiamente ridicolizzati al momento del lancio, in un successo commerciale e che ha cancellato l’attacco dei jack dagli smartphone rendendo oggi le cuffie con il filo un accessorio vintage.