Parliamo di Bard. Il chatbot sperimentale di Google dal 13 luglio è online anche in Europa e in Italia. In ritardo rispetto al debutto mondiale di giugno ma è comunque arrivato. Qui sul Sole 24 Ore trovate la presentazione e quello che sa fare.
Bard non è integrato direttamente in Google Search, ma ha un sito tutto suo, accessibile da browser su PC e dispositivi mobili. Bard può accedere a Internet e, essendo un prodotto Google, è più integrato con i servizi di Google. E’ integrato con i servizi di Google come Gmail e Docs, e parla (in italiano naturalmente), nel senso che utilizza gli altoparlanti. Ed è molto attento a spiegare in modo trasparente come utlizzerà i nostri dati. Perché memorizza le attività su Bard nell’account Google per un massimo di 18 mesi. Volendo si può decidere di eliminare la propria attività su Bard visitando l’apposita pagina.
Il Wall Street Journal l’ha definito una vecchia zia severa che non ti lascia fare quello che vuoi e quando provi a ingannarla ti riporta sulla giusta strada. E la nostra prima impressione va in questa direzione. Bard inventa di meno, è meno supponente, quando una cosa non la sa non dice nulla. E’ più rigoroso. Forse meno divertente. Proviamolo insieme. Siete su Ascanio.
Cosa è Ascanio? E’ un format video di Info Data dove si discute a ruota libera di giornalismo, attualità e dati rigorosamente senza una scaletta. Buona visione.
Per approfondire.
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