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tecnologia

Sessant’anni di videogiochi in una classifica

Sono passati più di sessant’anni da quando è stato creato il primo videogioco anche se, a dire il vero, non c’è una precisione storica come in altri settori; ma a prescindere dal titolo – che convenzionalmente viene indicato come “Tennis for two” datato 1958 – quello che la storia ci racconta è l’evoluzione che l’industria videoludica ha vissuto, specialmente con il nuovo millennio, diventando una macchina dal potere economico impressionante.

Nei grafici che seguono sono mostrati i videogiochi più venduti (in verde) distribuiti per anno di
pubblicazione e numero di copie vendute accompagnati dalla classifica delle serie più gettonate (in arancio) tra quelle degli oltre cinquanta titoli censiti nell’elenco.

 

Dando un’occhiata ai numeri, esaminando i casi singolarmente, i quasi 240 milioni di copie vendute da Minecraft (sviluppato da Mojang Studios e pubblicato nel 2011) lo collocano al primissimo post della classifica con un distacco sulla seconda posizione di oltre 60 milioni. Per chi non lo conoscesse, Minecraft è ideato attorno al concetto di un universo generato proceduralmente a cui viene affiancato un sistema di creazione (delegato ai giocatori) che si fonda sull’estrazione e la conseguente trasformazione delle risorse naturali che spaziano dai minerali arrivando anche agli animali.
Giusto per avere un riferimento anche in fatto di adozione, la comunità di appassionati nel 2020 – anno in cui è stato superato il tetto delle 200 milioni di copie vendute – è arrivata ad avere oltre 126 milioni di giocatori attivi su base mensile, muovendosi tra i cubi di diversi colori per rappresentare a turno terra, sabbia, pietra, legno, acqua e lava in un mondo che vede l’alternarsi del giorno con la notte in cicli complessivi di venti minuti, caratterizzato da una grafica decisamente inconfondibile, per quanto modesta, e alla portata di tutti, senza aver necessità di PC spaventosamente potenti per potersi divertire.
Sul secondo gradino del podio si piazza Grand Theft Auto V (sviluppato da Rockstar e pubblicato nel 2013), settimo episodio dell’omonima saga che vide la luce nel 1997 e da sempre tanto acclamata dai fan quanto additata per i contenuti piuttosto espliciti che, in particolar modo nei primi capitoli, spaccarono la critica in due fazioni piuttosto nettamente.
Ambientato nell’immaginario stato di San Andreas ed in particolare nella controparte fittizia di Los Angeles conosciuta come Los Santos, il titolo che vanta 175 milioni di copie vendute offre per la prima volta la possibilità di seguire le vicende di ben tre protagonisti e si è affermato come fenomeno di massa entrando a far parte del Guinnes dei primati per quanto riguarda l’incasso più veloce di un miliardo di dollari (in ambito di prodotto da intrattenimento), centrando l’obiettivo in appena tre giorni dal lancio.

In terza posizione troviamo invece un grande classico rivisitato, vale a dire Tetris nella veste re-brandizzata dalla EA Mobile che nel 2006 ha portato sui dispositivi mobile l’intramontabile puzzle ideato nel 1984 da Aleksej Leonidovič Pažitnov quando questi lavorava al centro di calcolo dell’Accademia delle Scienze dell’URSS e che venne ispirato dai tetramini (figure composte da quattro quadrati identici connessi tra loro lungo i lati) sia per il concept che per il nome.
Se la versione tradizionale ha visto un boom di popolarità sul finire degli anni Ottanta, venendo poi
rinvigorita dall’avvento del Game Boy, la versione mobile targata EA è riuscita a mettere a referto la cifra tonda di 100 milioni di unità vendute, rendendo quindi il club dei 100M ristretto a soli tre titoli per il momento.

La top 10 di questo elenco si completa con Wii Sports (82,9 milioni), PUBG: Battlegrounds (75M), Mario Kart 8 (60,5M), Super Mario Bros (58M), Read Dead Redemption 2 (50M), Pokèmon Red/Green/Blue/Yellow (47,5M) e Terraria (44,5M).
Ponendo l’enfasi su fattore temporale, appare evidente come la maggior parte dei titoli che hanno vendutocpiù copie si vadano a collocare dal 2005 in avanti, con appena una decina di titoli in grado di venderecalmeno 20 milioni di copie a partire dal 1980, anno di uscita dell’iconografico Pac-Man, seguito a distanza di qualche tempo da un gruppo di titoli pensati e sviluppati per piattaforme a firma Nintendo, non ultima tutta la saga dell’idraulico più famoso del mondo.
In effetti, dando un’occhiata a quel che riguarda le serie, fatta eccezione per Minecraft che (al momento) resta un titolo singolo, le pubblicazioni incentrate su Mario si collocano al terzo posto di questa speciale graduatoria (sempre considerando i soli titoli capaci di vendere almeno 20 milioni di copie) con poco meno di 220 milioni di unità vendute, poco dietro alla saga di Grand Theft Auto (228 milioni)
Se quest’ultima è stata in grado di raggiungere un traguardo del genere per essendo rappresentata da soli tre titoli (GTA San Andreas, GTA IV e GTA V), è anche vero che i sette titoli di Super Mario coprono un arco temporale più esteso che comincia in un’epoca con numeri decisamente inferiori ma soprattutto interamente griffati Nintendo, senza quindi avere il vantaggio di essere giocabili in multi piattaforma. Scorrendo l’elenco delle saghe, tra i nomi degni di nota troviamo Pokèmon e Call of Duty che vantano rispettivamente sei e cinque capitoli per un totale complessivo di unità vendute pari a 176 milioni per i Pocket Monster giapponesi e 130 milioni per lo sparatutto in prima persona.
Menzione particolare in chiusura per la serie dedicata alla console Nintendo Wii che, grazie ai controller rivoluzionari in grado di rilevare i movimenti nello spazio forte di un sistema di accelerometri, con 4 titoli appositamente pensati per massimizzare questo tipo di esperienza videoludica è riuscita a piazzare oltre 188 milioni di unità vendute, suddivise tra Wii Sports (83 milioni), Wii Fit / Plus (44M), Wii Sports Resort (33M) e Wii Play (28M).