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cronaca

Quarantuno nuove sostanze stupefacenti sul mercato solo nell’ultimo anno, di cui non si conoscono gli effetti

41 nuove sostanze stupefacenti, di diverso tipo, sono state immesse sul mercato e segnalate dal sistema di allarme rapido dell’Unione Europea solo nel 2022. Più di tre nuove ogni mese, per un totale di 930 tipi diversi di sostanze stupefacenti vendute senza che se ne conoscano – cioè tramite studi scientifici seri, simili a quelli condotti per vendere un nuovo farmaco – gli effetti collaterali. Sostanze che spesso vengono assunte in concomitanza con altre farmaci, saltuariamente o all’interno di terapie mediche in corso per curare o tenere sotto controllo le più svariate condizioni.

Stiamo parlando di 8,5 tonnellate di nuove sostanze psicoattive sequestrate in Europa solo nel 2021. Fra questi ci sono 24 nuovi cannabinoidi (per lo più sintetici), che con quelli noti fanno 245 cannabinoidi presenti nel mercato della droga europeo. Dal 2009 a oggi si contano anche 74 nuovi oppioidi, con una nuova sostanza notificata nel 2022, 6 nel 2021 e 10 nel 2020.
Durante il corso del 2021 in tutta Europa sono state segnalate 400 sostanze diverse, fra vecchie e nuove.
Le stime nazionali del consumo nell’ultimo anno di nuove sostanze psicoattive (esclusi ketamina e GHB) tra i giovani adulti (dai 15 ai 34 anni) vanno dallo 0,1% in Lettonia al 5,1% in Romania. Tra gli scolari di età compresa tra 15 e 16 anni, l’indagine europea più recente, relativa al 2019, ha stimato che il consumo una tantum di nuove sostanze psicoattive variava dallo 0,9% al 6,6%, con un consumo una tantum compreso tra l’1,1% e il 5,2% per i cannabinoidi sintetici e dallo 0,2% al 2,5% per i catinoni sintetici.

Sono i dati della nuova relazione europea sulla droga 2023 (qui il bollettino statistico), che mostra una varietà enorme di sostanze stupefacenti nel mercato europeo. Qui sono anche reperibili i dati città per città delle droghe intercettate
Nota bene. La Relazione europea sulla droga misura la presenza delle sostanze contando i sequestri condotti nel 2022 in ognuno dei 27 paesi esaminati. La stima dell’uso delle varie sostanze si ha da altri studi. I dati, scaricabili dal Bollettino Statistico del rapporto, provengono da altri studi nazionali, e pertanto a seconda del paese il dato si riferisce a un anno piuttosto che a un altro.

Il nuovo esaidrocannabinolo (HHC) dagli effetti non ancora ben noti

La cannabis resta la droga illecita più comunemente usata in Europa, con circa l’8% (22,6 milioni) degli adulti europei che ne ha consumata nel corso dell’anno e 97.000 pazienti persone in cura per tossicodipendenza. Il problema principale del consumo di cannabis è che alcuni prodotti venduti sul mercato illecito come cannabis naturale possono essere in realtà adulterati con potenti cannabinoidi sintetici, creando rischi di avvelenamento.
Poi c’è l’esaidrocannabinolo (HHC), entrato ufficialmente e legalmente nel mercato proprio nel 2022, venduto come alternativa “legale” alla cannabis, e diventato il primo cannabinoide semisintetico segnalato in due terzi degli Stati UE. Si tratta di un derivato idrogenato del Delta-9-tetraidrocannabinolo ed è presente in natura identificato come traccia componente nella Cannabis sativa, anche se può essere prodotto sinteticamente mediante l’idrogenazione di concentrati di cannabis. A partire da ottobre 2022, l’HHC è stato oggetto di un monitoraggio intensivo all’interno del sistema di allarme rapido (EWS) dell’UE al fine di comprendere meglio i potenziali rischi per l’Europa, che attualmente non sono noti.

Il 27% degli avvelenamenti al Pronto Soccorso è da cocaina

La cocaina è invece la sostanza più usata in Europa fra quelle stimolanti. Nel 2022 si stima ne abbia fatto uso l’1,3% degli europei, cioè 3,7 milioni di persone, ed è stata la sostanza più comunemente associata a episodi di avvelenamento acuto registrate nei pronto soccorso ospedalieri. Altrimenti detto: il 27% dei casi di avvelenamento che arrivano in pronto soccorso sono da cocaina.

Oppiodi sintetici sempre nuovi e più potenti

Anche il consumo di oppiacei sta evolvendo, con 74 nuove sostanze “inventate” solo nel 2022. L’eroina rimane l’oppioide illecito più comunemente usato in Europa, ma vi è anche una crescente preoccupazione per l’uso di oppioidi sintetici in alcune aree. Molti oppioidi sintetici sono molto potenti e presentano un alto rischio di avvelenamento e morte. In più sono necessarie solo piccole quantità per produrre migliaia di dosi, rendendole una sostanza potenzialmente più redditizia per i gruppi della criminalità organizzata. Negli ultimi anni, la maggior parte delle nuove sostanze oppioidi identificate segnalate all’EWS erano oppioidi benzimidazole (nitazene) molto potenti.

Le benzodiazepine non controllate

Molte droghe segnalate in realtà sono sostanze note in medicina o sono prodotti di uso comune, e quindi facilmente reperibili, il cui uso diverso da come prescritto può avere effetti importanti, spesso nemmeno noti, sulla salute.
Sempre più studiate sono anche le miscele tra nuove benzodiazepine (farmaci regolarmente prescrivibili per le note capacità ansiolitiche) e oppioidi, anche se non vi sono molte conoscenze tossicologiche rispetto agli effetti avversi. In Europa sono disponibili nuove benzodiazepine non controllate; tuttavia, i limiti dei dati rendono difficile commentare la portata del loro utilizzo. Ciò che si riscontra è che la percentuale di decessi per overdose da benzodiazepine è aumentata in alcuni paesi. Un esempio della complessità che ora può esistere nel mercato della droga in quest’area viene dall’Estonia, dove sono stati effettuati recenti sequestri di miscele contenenti sia il nuovo oppioide sintetico metonitazene che il bromazolam, una nuova benzodiazepina.
Un altro esempio è la ketamina, un farmaco usato in medicina come anestetico e antidolorifico, che è diventata una droga ricreativa preferita in alcuni contesti. Viene comunemente sniffata e talvolta si trova aggiunta ad altre miscele di farmaci, comprese le polveri e le compresse di MDMA. I consumatori di ketamina a lungo termine possono avere problemi di salute (ad esempio danni alla vescica).