Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti ha annunciato un massicccio finanziamento di 1.2 miliardi di dollari per sviluppare hub regionali dedicati alla cattura e immagazzinamento di CO2. L’obiettivo? Immagazzinare almeno 1 milione di tonnellate metriche di anidride carbonica all’anno. Questa mossa segna un passo avanti significativo nella lotta contro il riscaldamento globale. Tra i beneficiari principali ci sono Occidental Petroleum in Texas e una collaborazione tra Battelle, Climeworks e Heirloom in Louisiana, che divideranno $1.1 miliardi. Tuttavia, l’inclusione di Occidental Petroleum, gigante dei combustibili fossili, ha sollevato polemiche. . Con questi progetti, gli USA mirano a una capacità di rimozione del carbonio 400 volte superiore all’attuale, puntando a emissioni nette zero entro il 2050. Ecco tre numeri per sintetizzare l’impatto di questa operazione.
400
L’impatto sulla CO2. Una volta messi in campo questi progetti potrebbero aumentare la capacità globale di rimozione del carbonio di 400 volte. : Alcune stime suggeriscono che le nazioni potrebbero dover rimuovere circa 10 miliardi di tonnellate di CO2 all’anno entro la metà del secolo per limitare il riscaldamento globale a 2°C.
1000 Mld
I costi. Anche se i costi di rimozione scendessero a $100 per tonnellata, rimuovere 10 miliardi di tonnellate costerebbe 1 trilione di dollari all’anno.
1,8 Mld
Gli obiettivi degli Usa. Il Dipartimento dell’Energia stima che gli USA dovranno rimuovere tra 400 milioni e 1.8 miliardi di tonnellate metriche di CO2 all’anno per raggiungere l’obiettivo di emissioni nette zero entro il 2050.
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