La scossa di terremoto di magnitudo 5.1 e le inondazioni a causa del passaggio dell’uragano Hilary, declassato a tempesta tropicale, proveniente dal Messico, hanno alzato l’allerta in California. Qui sopra le ultime immagini satellitari pubblicate il 21 agosto sul sito del National Oceanic and Atmosfpheric Administration (Noaa).
Qui sotto trovate i link e le risorse online del Noaa del dipartimento del commercio usa per seguire l’evoluzione dell’uragano da
La costa della California meridionale è, in generale, tra le più tranquille e prevedibili al mondo, con inondazioni e mareggiate molto rare a causa del clima mediterraneo della regione.
Venerdì il National Hurricane Center ha pubblicato questo tweet affermando che l’uragano Hilary ha “il potenziale per impatti di inondazioni rari e pericolosi da forti piogge in parti del sud-ovest degli Stati Uniti.
8am PDT Fri Aug 18 Key Messages for Hurricane #Hilary: There is the potential for rare and dangerous flooding impacts from heavy rainfall across portions of the Southwestern U.S. this weekend. https://t.co/Oy8uoeRKme pic.twitter.com/8wAlt80Bi7
— NHC Eastern Pacific (@NHC_Pacific) August 18, 2023
Qui sotto una webcam dell’area di San Diego. Si vede la Mission Bay a ovest.
Qui potete seguire in diretta l’andamento dell’uragano. In particolare la mappa dei venti.
L’intensità dei cicloni tropicali viene calcolata in base alla scala Saffir-Simpson, sistema ideato nel 1969 dai due scienziati Herbert Saffir e Robert Simpson. La scala è composta da 5 categorie in rapporto alla velocità del vento, fornendo così una misura empirica dei danni che possono essere provocati dal ciclone. Vengono considerati cicloni tropicali fenomeni in cui la velocità del vento supera 120 km/h. Al di sotto di tale valore i fenomeni vengono considerati tempeste o depressioni tropicali. Ecco come sono ripartite le diverse categorie:
Categoria 1: venti tra 118 e 153 km/h
Categoria 2: venti tra 154 e 177 km/h
Categoria 3: venti tra 178 e 209 km/h
Categoria 4: venti tra 210 e 240 km/h
Categoria 5: venti oltre i 250 km/h
Per approfondire.
Le mappe per seguire Ida. Cento anni di uragani nell’oceano Atlantico