Letta la prima puntata ecco pronta la seconda parte della nostra panoramica sul calciomercato per la stagione 2023/34 basata sui numeri resi disponibili da Transfermarkt.
Nel grafico che segue i venti club della serie A sono stati ordinati sulla base di quanto hanno speso (arancio), andando a mostrare contemporaneamente la controparte di denaro entrato nelle casse (azzurro) a seguito del mercato estivo.
In aggiunta, interagendo con il logo della squadra è possibile vedere il bilancio entrate/uscite di ciascuna squadra che viene evidenziato rispetto ai risultati ottenute dalle formazioni rivali in modo da valutarne il posizionamento.
LAZIO (Voto:7; Acquisti 37,3 milioni; Cessioni: 48,3)
Dopo alcune estati in bilico, i biancocelesti non hanno potuto trattenere Milinkovic-Savic diretto (anch’egli) in Arabia Saudita portando in dote un tesoretto di 40 milioni.
Pensare ad un suo sostituto in senso stretto sarebbe quasi ingiusto, ma dalle parti di Roma non sono rimasti con le mani in mano, virando anche su operazioni a costo nullo che però coinvolgono giocatori con valori di mercato attorno ai 20 milioni, come Kamada, Rovella e Guendouzi. Con le dovute differenze c’è una qualche somiglianza con il film Moneyball (L’arte della vittoria) in cui viene trattato un mercato – nel baseball – per “ricostruire” alcuni campioni con atleti più economicamente abbordabili ma di valore.
GENOA (Voto: 7; Acquisti 28,4 milioni; 10,8 milioni)
Due nomi su tutti bastano per scaldare i tifosi, specialmente nel reparto offensivo, dando un segnale forte per una neopromossa dopo la sosta nel campionato cadetto.
Sia Malinovskyi che Retegui hanno un valore di oltre 15 milioni e non è così scontato che il mercato di rientro in Serie A possa sempre contare su certi elementi, oltre a quelli selezionati per puntellare una rosa che proverà a raggiungere qualcosa di più che la salvezza.
SALERNITANA (Voto: 6; Acquisti 25,8 milioni; Cessioni 0,1 milioni)
Secondo caso (dopo il Monza) di movimentazione economica – di fatto – monodirezionale sul fronte degli acquisti, avendo transato appena 60mila euro di incassi per le uscite.
La nota positiva è sicuramente Boulaye Dia, riscattato dal Villareal per 12 milioni di euro, andando a confermare un tassello importante della rosa a cui – più che nomi di spicco – sono stati aggiunti giovani di potenziale interesse, senza altri particolari acuti.
LECCE (Voto: 7; Acquisti 21,8 milioni; Cessioni 25,7 milioni)
Non sarà di certo il mercato dello scorso anno chiuso con il botto che portò in Puglia il campione del mondo Samuel Umtiti, ma anche questa volta Pantaleo Corvino è riuscito a chiudere la sessione estiva con un paio di mosse molto interessanti, sia in entra che in uscita. Per gli acquisti, largo ai giovani e alle scommesse che costano il giusto ma che possono poi rivelarsi i veri affari, mentre dal fronte cessioni arrivano 18 milioni di euro dalla transazione che ha visto partire Hjulmand in direzione Sporting.
CAGLIARI (Voto: 6,5; Acquisti 21 milioni; Cessioni 11,6 milioni)
Sessione tutto sommato interessante per la squadra che vede al timone Ranieri con alcuni innesti molto giovani – come ad esempio il diciannovenne Prati pagato cinque milioni o il ventenne Sulemana costato quattro milioni – a cui sono stati accostati altri profili più navigati e noti al nostro campionato, vedasi Andrea Petagna in arrivo dal Monza dove comunque non aveva convinto.
UDINESE (Voto: 5,5; Acquisti 18,8 milioni; Cessioni 33,8 milioni)
Salutati, tra gli altri, Beto e Becao, rispettivamente accasatisi all’Everton per 25 milioni e al Fenerbahce per 8,3 milioni, la maggior parte del monte acquisti è stata destinata a Brenner, ventitreenne brasiliano proveniente dalla MLS (Cincinnati), acquistato già prima dell’inizio del mercato (fine aprile) a cui vanno i nostri auguri di pronta guarigione a seguito dell’infortunio che lo vedrà rientrare solo nel 2024.
Al netto di questo episodio imprevedibile, sono più le incognite delle certezze, a meno che il campo non provi il contrario.
ROMA (Voto: 8; Acquisti 9,3 milioni; Cessioni 74,5 milioni)
Esaminando il rapporto acquisti-cessioni si potrebbe dire che economicamente parlando l’ago della bilancia fa sorridere le finanze dei giallorossi grazie alle cessioni remunerative come quelle di Ibanez – volato anch’egli in Arabia saudita – per 30 milioni o quella di Kluivert che ne ha fruttati altri 11.
Altri, e forse più marcati, sorrisi arrivano però dal fronte dei movimenti in entrata che si sono chiusi con il botto, facendo accasare Lukaku – vero tormentone estivo della Serie A – dalle parti di Trigoria, senza dimenticare tutti gli altri profili di spicco arrivati in gran parte a titolo gratuito a dispetto di valori di mercato molto spesso superiori ai 10-15 milioni.
EMPOLI (Voto: 5,5; Acquisti 7,2 milioni; Cessioni 50,5 milioni)
Molte le partenze che, anche in questo caso, hanno generato un flusso di cassa in entrata decisamente importante, dovuto in primis alla cessione del portiere Vicario trasferitosi in Premier al Tottenham a cui poi fanno seguito altre due operazioni da 10 milioni ciascuna (Asslani verso l’Inter e Parisi alla Fiorentina).
Molto meno avvincente la fase di acquisto in cui non si è materializzato un vero e proprio colpo estivo, specie in attacco dove probabilmente serviva qualche rinforzo in più rispetto ad altre zone.
VERONA (Voto: 6; Acquisti 6,5 milioni; Cessioni 50 milioni)
Scenario abbastanza simile a quello dell’Empoli in cui il bilancio si chiude assolutamente con il segno positivo sia per le cessioni di rilievo (Ilic a Torino, Simeone al Napoli ad esempio) che per acquisti all’insegna del risparmio tra cui – forse – il nome più importante almeno sul fronte del valore di mercato risulta essere quello di Bonazzoli, arrivato a costo zero dalla Salernitana.
FROSINONE (Voto: 7; Acquisti 4,4 milioni; Cessioni 12 milioni)
Attenzione ai neanche cinque milioni spesi dai ciociari che, con la cifra più bassa di tutta la Serie A, potrebbero aver trovato diverse gemme – alcune delle quali dell’ultimo minuto – in grado di stupire nonostante la giovane età, per una stagione da neopromossa con potenziale crack dietro l’angolo se gli astri si dovessero allineare.
Per approfondire.
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