Il 5 settembre 2022, la sonda solare Parker della Nasa ha attraversato una delle più potenti espulsioni di massa coronale (CME) mai registrate. Gli scatti mostrano l’eruzione solare mentre sembra assorbire la polvere spaziale rimanente dalla formazione del nostro sistema solare.
Il viaggio di Parker attraverso la CME sta aiutando a dimostrare una teoria vecchia di 20 anni sull’interazione delle CME con la polvere interplanetaria, con implicazioni per le previsioni meteorologiche spaziali. I risultati sono stati recentemente pubblicati su The Astrophysical Journal.
Le CME sono esplosioni altamente potenti del Sole che possono avere impatti rilevanti sulle tecnologie terrestri, inclusi satelliti e reti elettriche.
Questa polvere è composta da minuscole particelle provenienti da asteroidi, comete e persino pianeti ed è presente in tutto il sistema solare. Un tipo di debole bagliore chiamato luce zodiacale, a volte visibile prima dell’alba o dopo il tramonto, è una manifestazione della nube di polvere interplanetaria.
Gli scienziati ritengono che l’approfondimento delle interazioni tra le CME e questa polvere possa contribuire a perfezionare la previsione della velocità con cui una CME può raggiungere la Terra.
La CME ha spostato la polvere fino a circa 6 milioni di miglia dal Sole – circa un sesto della distanza tra il Sole e Mercurio – ma è stata reintegrata quasi immediatamente dalla polvere interplanetaria che fluttuava attraverso il sistema solare.
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