Con l’inizio dei principali campionati di calcio, anche quest’anno è partito il conto alla rovescia per l’uscita del nuovo capitolo di FIFA, il simulatore calcistico targato EA che da quest’anno si chiama Ea Sports Fc, in arrivo sul mercato per il 29 settembre e che sarà disponibile per tutte le principali piattaforme di intrattenimento videoludico.
Per chi volesse approfondire in anteprima, qua potete trovare l’anteprima della versione Beta. La storia ormai trentennale di questo titolo iconico – partita nel Natale del 1993 quando ancora il nome era FIFA International Soccer – racconta un’evoluzione di un videogioco che ha saputo trasformarsi, attraverso alcuni anni passati in secondo piano all’ombra di Pro Evolution Soccer (PES per gli addetti ai lavori e conoscitori del titolo targato Konami), stabilizzandosi nell’ultimo decennio al vertice massimo della categoria grazie anche all’idea geniale del FIFA Ultimate Team che, oltre alla simulazione calcistica, ha abbinato la componente di collezionismo in stile figurine.
Quest’ultima trovata ha portato nelle casse di EA decine di miliardi di euro, cavalcando un’onda di compra-e-spacchetta che da sempre funziona per i giochi di carte (si pensi a Magic the gathering, Pokemon, Yugioh, per citare i più noti a livello globale) ed è andata ad arricchire un aspetto economico che godeva già di una salute più che ottima come dimostrano le stime secondo cui nell’arco dei trent’anni di storia il brand FIFA avrebbe venduto circa 325 milioni di copie in tutto il mondo.
Siccome i numeri che in questo caso ci interessano di più sono quelli per i nerd gamer, come ogni anno (link ad articolo anno scorso) ci siamo addentrati tra i rating dei calciatori che sono già disponibili in rete, così da creare un po’ di hype tra videogiocatori, tifosi e gli stessi calciatori che vedono spuntare IL numero per eccellenza, ossia quello della valutazione che viene attribuita ai nastri di partenza (ricordiamo che esiste poi anche un valore potenziale a cui ogni giocatore può tendere attraverso miglioramenti nel corso del campionato, nda).
In particolare, ci siamo concentrati sui tre campionati che in Italia sono maggiormente seguiti, vale a dire la Premier League inglese, La Liga spagnola ed ovviamente la nostra Serie A.
Partiamo quindi con la prima puntata rendendo omaggio al campionato inglese che è rappresentato dalla squadra campione d’Europa in carico per la manifestazione più prestigiosa.
Già anticipato, ancora prima di arrivare ai singoli, non si può non cominciare dal Manchester City allenato da Pep Guardiola che nella scorsa stagione è riuscito a conquistare la sua prima Champions League, abbinandola al campionato ed alla coppa inglese, entrando così nel ristrettissimo gruppo di club in grado di aggiudicarsi il “triplete”.
Che i “citizens” fossero una squadra con tutte le carte in regola per vincere su tutti i fronti non è di certo una novità della scorsa stagione e, con una rosa da videogioco appunto, puntellata ogni anno con pezzi pregiatissimi, analogamente non c’è da stupirsi se nei primi undici top player della Premier League (punteggio almeno pari a 88), i rappresentanti con la casacca azzurra sono ben sei.
Si parte della coppia di gioielli costituita da Erling Haaland e Kevin De Bruyne, entrambi appaiati a quota 91, che rappresentano senza dubbi i due nomi più ricercati anche per la modalità FUT di cui abbiamo scritto qualche riga prima.
La struttura della squadra di Guardiola, macchina da gol senza confronti, passa appunto per il centrocampo affidato al belga ormai dal 2015, trovando poi la concretizzazione nel norvegese accasatosi al City la scorsa estate e capace di presentarsi in premier a suon di record, diventando il miglior realizzatore in singola stagione con trantacinque reti al primo tentativo.
Insieme ai due “pezzi da novantuno”, i “citizens” possono vantare anche il difensore portoghese Ruben Dias (89), il centrocampista spagnolo Rodri (89) autore del goal nella finale di Champions, il compagno di reparto portoghese Bernardo Silva (88) e l’estremo difensore brasiliano Ederson (88).
Scorrendo l’elenco dei top player, oltre ai rappresentanti del Manchester City, è normale trovare numerosi top player in “zona novanta” visto il prestigio che caratterizza il campionato inglese, rendendolo di fatto il più ricco di nomi e talento anche grazie ad un sistema che garantisce ai club di massimizzare i ricavi provenienti sia dai diritti televisivi che dalle sponsorizzazioni, unito alla stupenda atmosfera che si percepisce negli stadi, ben lontana dagli spettri del passato legati al fenomeno degli hooligans.
Ecco quindi che nella parte altissima della classifica spuntano figure di rilievo come Mohamed Salah, esterno di spinta egiziano ed ex conoscenza del nostro campionato, a quota 89, così come l’olandese Virgil van Dijk (89) ed il portiere brasiliano (89) tutti e tre in forza al Liverpool, oppure la coppia di centrocampisti del Manchester United formata dal brasiliano Casemiro (89) e dal portoghese Bruno Fernandes (88).
Numeri di questo spessore fanno sì che il valore medio dei miglior 24 giocatori della Premier League si assesti su un impressionante 87,3 che – come vedremo nelle prossime puntate, spaziando su altre nazioni – rappresenta davvero una forma di eccellenza a livello di volti maggiormente rappresentativi del campionato in questione.
Come prevedibile, oltre al talento, la realtà inglese è caratterizzata anche da un’alta eterogeneità in fatto di provenienza geografica, basti pensare al coreano Heung Min Son (87) che veste i colori degli Spurs del Tottenham e al caso del “nostro” Sandro Tonali (86) passato in estate al Newcastle United a seguito del trasferimento che ha fatto fruttare al Milan circa settanta milioni di euro.
Restando in tema “italiano”, anche Andrè Onana (85) riesce ad entrare nella top 24 della Premier League grazie all’acquisto effettuato dal Manchester City che lo ho strappato all’Inter per oltre cinquantadue milioni dopo una sola stagione in nerazzurro, terminata con l’acuto della finale di Champions League disputata contro i rivali di Manchester.