In concomitanza con l’uscita di Ea Sports Fc 24, in questo terzo episodio del nostro approfondimento sui campionati di calcio più seguiti in Italia andiamo a dare seguito alle prime due puntate dedicate alla Premier League inglese e alla Liga spagnola in cui abbiamo preso in esame i top 24 giocatori secondo la valutazione fornita da EA per i calciatori, considerandone i valori ad inizio di ciascun campionato.
In questo ultimo appuntamento giochiamo in casa e ci concentreremo sul nostro campionato nazionale, la Serie A che ha dato il via alla stagione il 20 Agosto e che vedrà la propria conclusione il prossimo 26 Maggio.
Se avete avuto modo di leggere gli articoli dedicati alle altre due competizioni, ci sono alcuni dettagli che potrebbero saltare immediatamente all’occhio, sia di natura prettamente numerica che per quanto riguarda un aspetto più strettamente legato al rapporto tra nazione e nazionalità dei top player.
Partiamo col dire che in Serie A non c’è nessun giocatore con una valutazione superiore (o uguale) ai 90 punti e, per dirla tutta, neanche abbassando la soglia ad 89 si otterrebbero risultati; ricordiamo invece che i top player della Premier son quotati a 91, mentre quelli della Liga partono un punto più sotto a 90, in entrambi i casi con una doppietta di atleti.
Si abbassa quindi ad 88 il valore più alto presente nel campionato italiano che è stato attribuito a Victor Osimhen, attaccante nigeriano del Napoli campione di Italia, arrivato nel capoluogo partenopeo nel 2020 quando ancora la guida tecnica era affidata a Gennaro Gattuso, prima che nel 2021 subentrasse il nuovo ct della nazionale italiana Luciano Spalletti, congedatosi subito dopo la vittoria del terzo scudetto della società campana.
L’altro dettaglio di interesse è che, a differenza della Premier League e della Liga, nel caso della Serie A si può trovare un giocatore della stessa nazionalità del campionato in cui compete entro la top 10 (Premier, Saka in 14esima posizione; Liga, Parejo decima piazza) e più precisamente in quarta posizione (a parimerito con altri quattro atleti) dove spunta Nicolò Barella a quota 86.
A dire il vero, controllando le prime posizioni che poi passeremo in rassegna, è interessante notare anche come nelle prime otto posizioni (quelle dal valore di 86 a salire) compaiono nomi di ben cinque squadre diverse, a differenza di Inghilterra e Spagna dove le prime posizioni sono sostanzialmente cannibalizzate da – al massimo – tre club.
Ma andiamo con ordine e scorriamo l’elenco ripartendo dal secondo valore più alto (87) che è stato attribuito a due giocatori di Milano, rappresentanti però delle due diverse sponde della città ossia il portiere francese Mike Maignan che difende la porta del Milan e Lautaro Martinez perno inamovibile dell’attacco dei nerazzurri, freschi finalisti dell’ultima edizione della Champions in cui hanno affrontato la corazzata del Manchester City.
Un gradino più in basso, a quota 86, oltre al già citato Barella, troviamo anche Wojciech Szczesny in rappresentanza della Juventus e Paulo Dybala a portare in alto i colori della Roma di Jose Mourinho, ai quali poi si uniscono anche Rafael Leao e Khvicha Kvaratskhelia, rispettivamente in forza ai già citati Milan e Napoli.
Nella fascia successiva, quella con punteggio pari ad 85, c’è la più alta concentrazione di calciatori italiani con ben quattro nominativi sui sei complessivi, vale a dire Giovanni di Lorenzo del Napoli, Domenico Berardi del Sassuolo, Ciro Immobile della Lazio e Alessandro Bastoni dell’Inter.
Complessivamente, nella top 24 compaiono in totale sette calciatori italiani di cui – oltre ai cinque già elencati – fanno parte anche Federico Chiesa della Juventus (84) e Francesco Acerbi dell’Inter (83), risultando così il campionato più rappresentato dei tre esaminati visto che in Premier League gli atleti inglesi sono sei, mentre nella Liga spagnola i rappresentanti “locali” sono solamente quattro.
Per quanto questi numeri siano in sostanza poco più che curiosità, concludiamo la puntata dedicata alla serie A con un ultimo confronto, questa volta orientato al valore medio della top 24 del nostro campionato che si assesta su un 85, risultando per distacco il più basso dei tre esaminati (Premier League 87,3; La Liga 86,6).
Di certo non sarà una sorpresa scoprire che i calciatori più ricercati si accasano molto spesso al di fuori della Serie A italiana finendo appunto quasi sempre in Inghilterra e Spagna ma anche in Francia e Germania dove – fra investitori super facoltosi e movimenti assolutamente in salute – gli investimenti per i nomi caldi non mancano di certo, per non parlare poi del nuovo trend che vede nell’Arabia Saudita la nuova meta più rimunerativamente vantaggiosa con la quale si dovrà fare i conti (in tutti i sensi) per le prossime finestre di mercato.
Non ci resta quindi che augurarvi buon divertimento così come farvi un grosso “in bocca al lupo” per i vostri campionati digitali.