Per la cronaca di quanto sta accadendo nello stato di Israele e nei territori occupati seguite le notizie sul Sole 24 Ore.com. L’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA), nei territori palestinesi occupati (OT), come in altre parti del mondo, coordina la risposta alle emergenze per salvare vite umane e proteggere le persone nelle crisi umanitarie.
Qui sotto trovate la loro dasboard che tiene traccia dal 2008 delle vittime del conflitto.
Si può navigare con mouse, toccare o passare con il puntatore sui grafici per interagire con i dati; puoi applicare filtri per ora, zona, contesto e appartenenza delle vittime.
Le informazioni sull’occupazione e sulle vittime legate al conflitto vengono regolarmente raccolte dal personale sul campo dell’OCHA e inserite nel database della Protezione dei civili dell’OCHA, dopo revisione e verifica. Di norma, affinché un incidente possa essere inserito nel database, deve essere convalidato da almeno due fonti indipendenti e affidabili. Le eccezioni a questa regola includono incidenti che hanno provocato feriti israeliani, dove le informazioni sono generalmente basate su resoconti dei media.
Quali vittime sono incluse?
Sono incluse solo le vittime che sono il risultato di scontri tra palestinesi e israeliani nel contesto dell’occupazione e del conflitto. Non sono inclusi gli incidenti che hanno provocato vittime e che non hanno comportato scontri diretti, come ritardi di accesso, uso sconsiderato di armi, ordigni inesplosi e crollo di tunnel. Sono escluse anche le persone uccise o ferite in incidenti legati al conflitto avvenuti in Israele e che non hanno coinvolto residenti dei territori occupati. https://www.ochaopt.org/data/casualties#