Un’analisi di Gartner condotta la scorsa primavera su un campione di 500 responsabili della supply chain a livello mondiale evidenziava chiaramente come in cima alla lista delle tecnologie a maggiore impatto e ritenute più strategiche per aumentare l’efficienza operativa, ottimizzare la resilienza dei sistemi e abilitare processi decisionali in real time ci fosse l’intelligenza artificiale. Gli analisti della società americana hanno coniato un nuovo termine per definire l’apporto degli algoritmi di machine learning alla gestione della supply chain, “Actionable AI”, e cioè un’intelligenza caratterizzata dall’essere specificamente pensata per prendere decisioni coinvolgendo gli umani per convalidarle e apprendendo da modelli basati su esperienze passate per adattarsi alle circostanze presenti e future. Nell’articolo di Gianni Rusconi vi spieghiamo perché difficilmente assisteremo a una diffusione pervasiva di queste applicazioni nelle catene di fornitura prima del 2030.
Jobs è una nuova rubrica dedicata all’impatto dell’intelligenza artificiale generativa sulle professioni e sui settori produttori
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