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tecnologia

L’universo come non si è mai visto prima nelle immagini del telescopio spaziale Euclid

Miriadi di galassie sconosciute e lontanissime, un gigantesco ammasso di stelle catturato in un colpo d’occhio come non era mai accaduto, culle di pianeti viste penetrando la cortina di polveri che le nasconde: sono istantanee dell’universo come nessuno lo ha mai visto, le prime 5 immagini scientifiche del telescopio spaziale Euclid, presentate dall’Agenzia Spaziale Europea e già considerate rivoluzionarie.

Sono ancora un test, ma contengono le tracce della materia e dell’energia oscure che occupano il 95% del cosmo e che Euclid dovrà aiutare a conoscere. A questa missione da 1,4 miliardi di euro, l’Italia collabora in modo importante.

Per gli esperti è già chiara la portata rivoluzionaria di queste prime immagini.

Per creare una mappa 3D dell’Universo, Euclid osserverà la luce proveniente dalle galassie fino a 10 miliardi di anni luce. La maggior parte delle galassie nell’Universo primordiale non assomigliano alla tipica spirale ordinata, ma sono irregolari e piccole. Sono gli elementi costitutivi delle galassie più grandi come la nostra, e possiamo ancora trovare alcune di queste galassie relativamente vicine a noi.,

 

La prima immagine che vedete nella gallery è una rivoluzione per l’astronomia. L’immagine mostra 1.000 galassie appartenenti all‘ammasso di Perseo e più di 100.000 altre galassie più lontane sullo sfondo, ciascuna contenente fino a centinaia di miliardi di stelle.

Molte di queste deboli galassie non erano mai state viste prima. Alcuni di loro sono così distanti che la loro luce ha impiegato 10 miliardi di anni per raggiungerci. Mappando la distribuzione e la forma di queste galassie, i cosmologi saranno in grado di scoprire di più su come la materia oscura ha modellato l’Universo che vediamo oggi.

Questa è la prima volta che un’immagine così grande ci ha permesso di catturare così tante galassie di Perseo con un livello di dettaglio così elevato.

La prima galassia nana irregolare osservata da Euclide si chiama NGC 6822 e si trova nelle vicinanze, a soli 1,6 milioni di anni luce dalla Terra.

La galassia, nota anche come IC 342 o Caldwell 5, è difficile da osservare perché si trova dietro l’affollato disco della nostra Via Lattea, e quindi polvere, gas e stelle oscurano la nostra vista.

Situato a circa 7800 anni luce dalla Terra, NGC 6397 è il secondo ammasso globulare più vicino a noi. Insieme ad altri ammassi globulari orbita nel disco della Via Lattea, dove si trova la maggior parte delle stelle.

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