Quello degli incidenti stradali è un tema delicato, molto sentito dall’Unione Europea. Infatti, per il decennio che va dal 2021 al 2030, gli obiettivi europei sulla sicurezza stradale prevedono il dimezzamento del numero di vittime e di feriti gravi entro il 2030. Il numero preso come riferimento per i morti sulla strada nel vecchio continente è relativo al 2019. Le motivazioni di un tale coinvolgimento delle istituzioni vengono riportate sul sito ufficiale del Parlamento Europeo, dove si legge: “ogni anno nell’UE si verificano quasi un milione di incidenti. Soltanto nel 2019 si sono registrati 23 mila morti e 120 mila feriti gravi. Il numero settimanale di vittime della strada nell’UE equivale alla caduta di un jumbo jet con la morte di tutti i passeggeri a bordo, vale a dire circa 500 persone”.
La situazione attuale del nostro Paese viene trattata negli ultimi dati dell’Istituto Nazionale di Statistica, dove si registra una diminuzione delle vittime della strada nei primi sei mesi del 2023. Un dato che però vede nell’immediato il suo contraltare. Infatti, dalle prime informazioni raccolti, si stima un nuovo aumento nella seconda parte di questo anno. E dunque, il percorso verso il raggiungimento degli obiettivi UE per la sicurezza stradale presenta ancora molti ostacoli. Questo, poi, vale soprattutto per alcune regioni rispetto ad altre. Vediamo quali.
In Lombardia, ad esempio, si sono verificati nel 2022 più di 28,4 mila incidenti stradali. Nel Lazio si scende di quasi 8 mila sinistri rispetto alla regione del capoluogo meneghino. Il dato degli incidenti con vittime, purtroppo, resta molto simile tra le due regioni: 377 in Lombardia, 325 nel Lazio. Segue l’Emilia-Romagna, con 16,3 mila incidenti. Anche qui, quasi 300 con morti.
Entrando poi nelle specifiche tipologie di incidente, secondo le stime preliminari, nel semestre gennaio-giugno 2023 si è registrato, rispetto allo stesso periodo del 2022, una diminuzione molto limitata del numero di incidenti stradali con lesioni a persone (79 mila; -1,0%) e dei feriti (quasi 107 mila; -0,9%). Per le vittime il calo è leggermente più marcato (-2,5%, 1,3 mila). Di queste, sono in calo soprattutto le vittime sulle autostrade (-9,7%), seguono le strade extraurbane (-3,3%) e le strade urbane (-0,1%). Rispetto ai primi sei mesi del 2019 (che ricordiamo essere l’anno preso in considerazione per gli obiettivi UE del 2030), nel primo semestre 2023 le vittime diminuiscono in misura significativa, ancora, sulle autostrade (-24,1%) mentre sulle strade urbane ed extraurbane il calo è esiguo ed è stimato pari, rispettivamente, al 7% e 9%.
Per sapere com’era andata negli anni precedenti, noi di Info Data avevamo trattato l’argomento anche nel 2022, con i dati Istat del 2021.
Per approfondire.
L’effetto del lockdown sui decessi negli incidenti stradali
Morti sulle strade ancora in calo, ma non in Sardegna. Nessun decesso in Valle d’Aosta.