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cronaca

Le vittime nella striscia di Gaza dopo 81 giorni di conflitto

Tra il 23 e il 26 dicembre, i pesanti bombardamenti israeliani dal cieolo, dalla terra e dal mare sono continuati su gran parte della Striscia di Gaza dove secondo quanto riferito le forze israeliane hanno effettuato più di 50 attacchi il 24 e 25 dicembre. È continuato anche il lancio di razzi da parte di gruppi armati palestinesi contro Israele. Secondo il Ministero della Salute (MoH) di Gaza controllato dai terroristi di Hamas, tra il 23 e il 26 dicembre, 858 palestinesi sarebbero stati uccisi e altre 1.598 persone sarebbero rimaste ferite. Tra il 22 e il 26 dicembre, 24 soldati israeliani sarebbero stati uccisi a Gaza.

Dall’inizio dell’operazione di terra, secondo l’esercito israeliano, 164 soldati sono stati uccisi e 874 soldati sono rimasti feriti a Gaza.

Secondo il Ministero della Salute di Gaza, tra il 7 ottobre e le 00:00 del 26 dicembre, almeno 20.915 palestinesi sono stati uccisi a Gaza. Si ritiene che circa il 70% delle persone uccise siano donne e bambini. Al 26 dicembre, 54.918 palestinesi sono rimasti feriti. Molte persone risultano disperse, presumibilmente sepolte sotto le macerie, e molte sono ancora in attesa di soccorso o di recupero.

Secondo le autorità israeliane, oltre 1.200 israeliani e cittadini stranieri sono stati uccisi in Israele, tra cui 36 bambini, la stragrande maggioranza il 7 ottobre.

Durante la pausa umanitaria (24-30 novembre), sono stati rilasciati 86 ostaggi israeliani e 24 stranieri.

 

Qui sotto l’infografica realizzata con i dati dell’Ufficio della Nazione Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha)  nei territori occupati (Ot).  Come in altre parti del mondo, Ocha coordina la risposta alle emergenze per salvare vite umane e proteggere le persone nelle crisi umanitarie. Altri tragici numeri li trovati qui 

 

Qui sotto trovate la loro dasboard che tiene traccia dal 2008 delle vittime del conflitto.

 

Si può navigare con mouse, toccare o passare con il puntatore sui grafici per interagire con i dati; puoi applicare filtri per ora, zona, contesto e appartenenza delle vittime.

Le informazioni sull’occupazione e sulle vittime legate al conflitto vengono regolarmente raccolte dal personale sul campo dell’OCHA e inserite nel database della Protezione dei civili dell’OCHA, dopo revisione e verifica. Di norma, affinché un incidente possa essere inserito nel database, deve essere convalidato da almeno due fonti indipendenti e affidabili. Le eccezioni a questa regola includono incidenti che hanno provocato feriti israeliani, dove le informazioni sono generalmente basate su resoconti dei media.

Finora le Nazioni Unite non sono state in grado di produrre cifre indipendenti, complete e verificate sulle vittime; i numeri attuali sono stati forniti dal Ministero della Sanità palestinese a Gaza e dalle autorità israeliane e attendono ulteriori verifiche. Vengono fornite anche altre cifre ancora da verificare.

Quali vittime sono incluse?

Sono incluse solo le vittime che sono il risultato di scontri tra palestinesi e israeliani nel contesto dell’occupazione e del conflitto. Non sono inclusi gli incidenti che hanno provocato vittime e che non hanno comportato scontri diretti, come ritardi di accesso, uso sconsiderato di armi, ordigni inesplosi e crollo di tunnel. Sono escluse anche le persone uccise o ferite in incidenti legati al conflitto avvenuti in Israele e che non hanno coinvolto residenti dei territori occupati. https://www.ochaopt.org/data/casualties#

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