No, InfoData non è stata invitata all’ascolto dei trenta brani in gara alla 74sima edizione del Festival di Sanremo, andata in scena nel pomeriggio di lunedì 15 gennaio. La previsione contenuta in questo articolo altro non è che una media dei voti delle pagelle compilate dai colleghi giornalisti di 15 testate che invece hanno avuto accesso alla preview. Un modo, questo, per andare al di là della maggiore o minore severità dei critici musicali che hanno espresso il proprio giudizio sulle canzoni che il resto d’Italia ascolterà dal 6 al 10 febbraio.
Di più: proprio nella direzione di normalizzare il più possibile il dato, non ci si è limitati ai grandi quotidiani nazionali. Ci sono, ovviamente, Il Sole24Ore, il Corriere della Sera e la Repubblica, oltre a un’agenzia come l’Ansa e una tv come SkyTg24. Ma anche quotidiani a tiratura più locale, quali Quotidiano Nazionale, Il Messaggero, Il Secolo XIX, Il Mattino, L’Unione Sarda. E infine riviste come Vanity Fair, Oggi, RockIt, Gay.it e Wired.
Il risultato è che nella notte tra sabat0 10 e domenica 11 febbraio a trionfare sarà Loredana Bertè con “Pazza”. Sua infatti la media voto più alta, pari a 7,883. La voce di “Non sono una signora” ha ottenuto un 10 da Vanity Fair, tre 9 rispettivamente da la Repubblica, Il Messaggero e L’Unione Sarda. Il voto più basso è un 6,25 arrivato da SkyTg24. O meglio: si tratta di un 6+, ma per riuscire a calcolare il voto medio InfoData ha assegnato ai più e ai meno il valore di 0,25, togliendolo o aggiungendolo a seconda dei casi. E lo stesso vale per valutazioni come 6/7 che sempre SkyTg24 ha assegnato a La Sad, tradotto numericamente in 6,75.
Tornando alle previsioni, seconda piazza per Angelina Mango con “La noia” con una media voto di 7,483: niente male per un’artista che partecipa per la prima volta al Festival. Al terzo posto, invece, il già due volte vincitore di Sanremo Mahmood, con una media di 7,183. Fuori dal podio per questioni di decimali i Negramaro, quarti con 7,167, quinto invece Dargen D’Amico con 7,150.
Bene ricordare che si tratta di previsioni basate sulla media dei voti conferiti da 15 dei giornalisti che hanno ascoltato le canzoni in anteprima. E che il vincitore, come da regolamento, sarà stabilito dai voti di tre giurie: quella popolare affidata al televoto, quella della sala stampa e la nuova giuria delle radio, che sostituisce quella demoscopica.
Tornando invece alle testate che hanno avuto modo di valutare i 30 brani in gara, la più generosa nelle valutazioni è stata la Repubblica, che ha epresso un voto medio pari a 7,25. La più severa, invece, Il Sole24Ore, per il quale la valutazione è ben sotto la sufficienza: 4,767 il voto medio espresso su queste pagine da Francesco Prisco. Suo anche l’unico senza voto, andato ai Ricchi e Poveri, che InfoData ha tradotto numericamente con uno zero.