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Chi sono gli atleti più pagati? La classifica dei Paperoni dello sport

Scegli il lavoro che ami e non lavorerai neppure un giorno in tutta la vita” diceva Confucio, appena 2500 anni fa più o meno.
Senza nessuna forma di presunzione ci piacerebbe arricchire questa grande massima da un corollario molto pratico che reciterebbe qualcosa del tipo “se poi ci guadagni anche un sacco di soldi, buon per te”.
Conclusa questa piccola parentesi motivazionale, molto spesso l’idea dell’essere pagati per fare lo sport che sia ama da sempre viene visto come il sogno di una vita, benché riuscire ad arrivare in quella élite sia un percorso molto lungo e tanto costellato di sacrifici quanto poi remunerato di conseguenza.
Chiaro è che, nell’opinione pubblica, l’unico dato che viene contemplato è la quantità di denaro che i migliori atleti del mondo percepiscono annualmente, ma se si arriva a guadagnare certe cifre, notoriamente alle spalle del successo c’è sempre una gioventù che fin da subito è stata orientata esclusivamente alla realizzazione di quell’obiettivo decisamente ambizioso.
Molto spesso si dibatte poi su quanto sia giusto vedere circolare dei volumi di denaro così distanti dalle cifre a cui la “gente comune” è abituata, ma su come e perché funziona la macchina economica del sistema sportivo (che poi sono tante e diverse per ciascuna disciplina) si potrebbe aprire un dibattito eterno e particolarmente “spinoso”, pertanto, come è nostra abitudine, preferiamo rimanere esclusivamente sull’aspetto numerico.
Per queste ragioni, con i numeri messi a disposizione da Data World, noi di Info Data ci vogliamo concentrare su quali siano stati gli sportivi più pagati nello scorso anno su scala mondiale, indipendentemente dal fatto che tali guadagni siano direttamente provenienti dall’attività “sul campo” o da altri canali extra sportivi, come ad esempio le sponsorizzazioni.

Nel grafico che segue gli sportivi con i maggiori guadagni del 2023 sono elencati in modo decrescente rispetto al totale delle due componenti costituenti: introiti “sul campo” rappresentati in verde e “fuori dal campo” in viola.

 

 

Se passiamo in esame il podio che guida la classifica, si parte con una vera tripletta calcistica composta dall’eterna coppia di rivali Ronaldo e Messi, seguiti ad una decina di milioni di distanza dal loro ipotetico successore Mbappè.
L’asso portoghese chiude il 2023 in testa a tutti con 136 milioni di dollari guadagnati, con ben 90 di questi provenienti da introiti extra calcistici e che sicuramente saranno stati amplificati dalla nuova esposizione mediatica medio orientale a seguito dell’addio al calcio europeo passando tra le fila dell’Al-Nassr FC.
Lionel Messi si deve “accontentare” di sei milioni complessivi in meno (130) che però sono equamente divisi tra quelli provenienti dal campo e il resto dei compensi percepiti durante lo scorso anno, il primo con indosso la casacca dell’Inter FC di Miami.
L’asso francese del Paris Saint Germain, tra i tre, è quello che ha guadagnato la cifra più sostanziosa grazie all’erba sulla quale gioca grazie a 100 milioni tondi che si vanno ad aggiungere agli altri 20 extra calcistici, probabilmente destinati a crescere sempre più col progredire della carriera.
Numericamente parlando, dopo le prime tre posizioni, la graduatoria acquisisce un po’ più di varianza grazie ad altri quattro sport per le restanti sette posizioni della top 10, per la precisione basket, pugilato, golf e tennis.
Il primo tra “gli altri” (benchè staccato di solo mezzo milione dal terzo gradino) è sua maestà, the King, LeBron James (119,5), quattro volte campione NBA e fresco detentore del titolo di giocatore ad aver segnato più punti nella storia della NBA (in regular season), andando a frantumare il record di Kareem Abdul Jabbar che sembrava uno di quelli destinati a durare per sempre, testimonianza dell’eterna giovinezza da cui sembra essere baciato il nativo di Akron e che gli ha fatto ritoccare da pochissimo un ulteriore primato, ossia il numero di convocazioni all’All Star Game (20 in 21 stagioni disputate).
Altre due discipline figurano in quinta e sesta posizione, rispettivamente rappresentante dal pugile messicano “Canelo” Alvarez (100) e del golfista americano Dustin Johnson (107) che precede il collega – sempre statunitense – di appena un milione di dollari, trovando poi nuovamente due cestisti all’ottavo e decimo posto (Stephen Curry a 100,4 milioni e Kevin Durant con 89,1) ed infine il quinto sport nelle sembianze della leggenda svizzera del tennis, Roger Federer (95,1), unico caso di tutta la lista ad avere ottenuto il 100% delle entrate da ex professionista.
Per completare la “collezione” di tutti gli sport bisogna scorrere la lista passando alcuni nomi fino ad arrivare a quello di Russell Wilson che in dodicesima posizione (85 milioni a parimerito con Neymar) rappresenta il football americano ed i Denver Broncos di cui è quarterback, andando poi fuori dalla top 20 per incrociare i primi due piloti in elenco e che rispondo al nome di Lewis Hamilton (65) – fresco promesso al rosso Ferrari – e del campione in carica della F1 Max Verstappen (64).
Lasciandovi liberi di curiosare tra tutti e cinquanta i nomi c’è sicuramente un dato da segnalare, non necessariamente troppo edificante ma al contempo neanche troppo imprevedibile: Serena Williams è l’unica donna a comparire nella graduatoria; il che comunque la dice lunga su quale impatto abbia avuto (con la sorella) sul tennis mondiale.
Da un punto di vista invece squisitamente numerico, sebbene le prime tre posizioni siano di pertinenza del calcio, lo sport che ha collezionato il maggiore volume di entrare tra i primi cinquanta atleti al mondo è il basket con poco meno di un miliardo di dollari, staccando di quasi 170 milion il golf come secondo classificato, lasciando al calcio solo la terza piazza con 576 milioni.
L’altro football, quello a stelle e strisce, è poco sotto con 551 milioni, mentre gli altri quattro sport in lista si spartiscono un totale complessivo di altri 500 milioni così redistribuiti: pugilato 163, tennis 140, Formula 1 129 e baseball 57.
In ultima istanza (un po’ dolente per il nostro tricolore), apprendiamo mestamente che non c’è traccia di nessun atleta italiano nei primi cinquanta e, sebbene i nostri vicini siano decisamente nel radar – basti pensare che oltre ai già citati Federer e Mbappè, Luka Doncic dalla piccola Slovenia può vantare ben oltre 47 milioni – non ci sono al momento indicazioni che possano far cambiare le prospettive nell’immediato.
Sperando quindi in un futuro più colorato di azzurro nei prossimi anni, anche il 2023 si è chiuso come una sorta di testamento alla globalizzazione e alla crescente influenza dei media e delle sponsorizzazioni nel panorama di questo settore.
Oltre alle prodezze atletiche, questi professionisti incarnano anche imprenditorialità e branding, trasformandosi in veri e propri marchi in un mondo sportivo che continua a evolversi, nel quale il successo finanziario di questi campioni riflette il potere unificante dello sport nel connettere le persone e ispirare milioni in tutto il mondo.
Guardiamo quindi con interesse al futuro in cui nuove stelle potrebbero emergere e ridefinire i limiti degli introiti nel mondo dello sport, magari – perché no – anche dell’Italia.

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