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Perché si festeggia oggi il Pi greco day?

Oggi si celebra il PI Day, vale a dire la giornata mondiale dedicata al Pi greco, quel famoso 3,14 che rappresenta un’abbreviazione di una serie decimale infinita e che compare in qualunque libro di matematica da che mondo è mondo.

Come mai proprio oggi?

Beh, è presto detto: 14 marzo, si scrive 14/3, ma se consideriamo l’annotazione americana le cifre sono invertite, perciò 3/14.

E, tanto per cambiare, è proprio di stampo statunitense anche la genesi di questa ricorrenza – giunta già alla sua trentaquattresima edizione – visto che l’ideatore è stato il fisico americano Larry Shaw che, nel 1988 appunto, organizzò il primissimo PI Day presso il San Francisco Exploratorium dove lavorava.

Nel corso degli anni, anche grazie al gioco di parole che accomuna il simbolo PI alla parola “pie” – ossia torta – unito alla moda di avere giornate mondiali tematiche per ogni tipologia di argomenti, il concetto di celebrazione ha assunto progressivamente sempre più piede ed è ormai una data segnata sul calendario di molti nerd, un po’ come lo Star Wars day che si celebra in un’altra data speciale – il quattro di maggio – per via dell’assonanza tra l’originale “May the Force” e may the fourth (May, 04).

Tra le varie iniziative sparse per il globo, senza valicare i confini dell’Italia, segnaliamo in particolare la presenza di un portale italiano dedicato appunto al PI Day (https://www.piday.it/) promosso dal Ministero dell’Istruzione, all’interno del quale c’è anche un curioso concorso di “poesie matematiche” in cui ci si può cimentare a comporre un poesia a patto che si parli di matematica e, soprattutto, che il numero di lettere delle singole parole (in ordine) sia uguale alla corrispondenti cifre del pi greco.

Un esempio pratico?

Wow, è vero
p greco troveremo
da sempre unito con amici:
diametro, lunghezza, cerchio.

[3,1,4,1,5,9,2,6,5,3,5,8,9,7]

 

Come ogni anno, anche noi di Info Data vogliamo celebrare questa ricorrenza e per farlo, abbiamo creato una semplice rappresentazione delle prime 625 cifre decimali di PI.

Se vi state chiedendo “come mai proprio 625?”, beh ci sono alcuni motivi – sempre matematici – che ci hanno fatto propendere per questa scelta.

Innanzitutto, 625 è un quadrato perfetto (25 x25); in più, se si moltiplica per 2 il valore approssimato di Pi greco si ottiene 6,28 che – al netto della virgola – possiamo considerare come 628 che , a sua volta, differisce dal 625 di cui sopra proprio di un valore pari a 3, curiosamente l’unica cifra intera del numero protagonista di oggi.

 

 

 

Questo numero irrazionale (non esprimibile con una frazione di due numeri interi diversi da 0) che per semplicità viene approssimato alle sue prime due cifre decimali, esprime sia il rapporto tra la lunghezza della circonferenza e quella del suo diametro, sia l’area di un cerchio a raggio unitario, ed era già utilizzato da studiosi di diverse civiltà, come i babilonesi e gli egizi che ne avevano dato due stime diverse ma tutto sommato già prossime al valore reale (3,125 per i primi e 3,1605 per i secondi).

Le applicazioni del tanto conosciuto 3,14 sono innumerevoli e spaziano in vari ambiti della scienza a partire ovviamente dalla geometria applicata in architettura per la costruzione di archi e cupole, passando per i calcoli necessari alla determinazione delle distanze e dimensioni dei pianeti effettuate nel passato da menti illustri del calibro di Copernico e Galileo Galilei, senza dimenticare l’importanza fondamentale che riveste nello studio delle onde nel campo dell’elettromagnetismo che ha reso realizzabili gran parte degli oggetti della nostra quotidianità.

Per gli appassionati di curiosità matematiche, riproponiamo alcuni “facts” che magari non tutti ancora conoscevano e che oggi ci si potrebbe giocare per espandere la PI awareness anche ai più profani.

  • è molto efficace nei calcoli anche se arrotondato visto che ad esempio, fermandosi a soli nove decimali nel calcolo della circonferenza della terra si ottengono risultati incredibilmente precisi: per ogni 25.000 miglia, l’approssimazione sbaglia solo di un quarto di pollice.
  • benchè tecnicamente infinito, la sequenza 123456 non appare mai nel primo milione di cifre che lo compongono.
  • Nell’arco di soli sei mesi, nel 2015, il record del mondo per cifre decimali recitate senza errori da parte di un umano è stato migliorato per ben due volte: prima da Rajveer Meena della VIT University (Vellore, India) che il 21 marzo ha recitato esattamente 70.000 cifre, poi il 21 ottobre Suresh Kumar Sharma ha stabilito il nuovo limite migliorandolo di 30 cifre decimali, impiegando 17 ore e 14 minuti.
  • C’è anche un record non (ancora) ufficiale per la disciplina mnemonica di cui sopra: Akira Haraguchi ha più volte recitato oltre centomila decimali, e ci sono anche le registrazioni video, ma al momento non sono ancora stati convalidati dalla giuria dei Guinness World Record.
  • Un gruppo di ricercatori svizzeri, nel 2021, ha settato invece il nuovo record mondiale per numero di decimali calcolati, arrivando a trovarne 62,8 trilioni grazie ad un supercomputer che ha impiegato 108 giorni, risultando oltretutto 3,5 volte più veloce rispetto al tempo impiegato per settare il precedente record stabilito nel 2020.
  • Durante il processo giudiziario O.J. Simpson, per via di un errore da parte di un agente che calcolò l’area di una goccia di sangue con un valore non corretto del pi greco, la prova di identificazione del DNA dell’assassino venne invalidata, scagionando di fatto Simpson da quella specifica accusa.
  • Un matematico britannico, William Shanks, si prodigò per anni nel calcolare manualmente le cifre del pi greco riuscendo a trovare le prime 707, salvo poi scoprire che la 527esima era errata, vanificando di conseguenza tutto il resto dei decimali.
  • Due delle più grandi menti del ventesimo secolo sono accomunate dalla data del 14 di marzo: il PI day è curiosamente la data di nascita di Albert Einstein (1879), mentre corrisponde a quella di morte (nel 2018) per Stephen Hawking.