I Paesi Bassi sono il posto migliore, in Europa, per ricaricare le auto elettriche. Nel senso che sono la nazione in cui le colonnine sono più diffuse. A dirlo è il Charging Report 2024 di GridX, azienda tedesca che si occupa di infrastrutture per la transizione energetica. Secondo il rapporto, nei Paesi Bassi ci sono 817 punti di ricarica ogni 100mila abitanti. Un dato quasi doppio rispetto a quello norvegese, il secondo più alto, dove sono 447. L’Italia si trova invece al penultimo posto tra i paesi considerati nel report, con 70 “prese” ogni 100mila residenti. Peggio fa solo la Spagna, che si ferma a 64.
Con 144mila punti di ricarica, i Paesi Bassi guidano la classifica anche sotto il profilo dei numeri assoluti. Seguono Germania e Francia rispettivamente con 120 e 119mila. In Italia, secondo il report, sono 41mila. In realtà, siamo a quota 42.500, comunque lontani da Amsterdam, Berlino e Parigi. Il report di GridX consente anche di visualizzare le colonnine ogni 100km di strade:
Nei Paesi Bassi sono 104 ogni 100 chilometri di strade, il che significa, in media, più di una al chilometro. In Danimarca, seconda in classifica, sono 31. In Italia ci si ferma a 8. Oltre alla diffusione, esiste però anche un tema di potenza di ricarica.
Questo grafico mostra la percentuale di colonnine ultrafast presenti sulle strade europee. Si tratta di colonnine con una potenza compresa tra i 150 ed i 350kW. Sono quelle, per intendersi, che devono essere installate lungo la rete autostradale, così da rendere i tempi di ricarica paragonabili a quelli delle auto termiche. In questo caso, a primeggiare è la Norvegia: qui un punto di ricarica su quattro è ultrafast. I Paesi Bassi, invece, si trovano in fondo alla classifica. Per quanto ramificata, la rete di ricarica nederlandese è molto lenta: solo un punto di ricarica su 50 è super veloce. Una percentuale che in Italia si ferma invece al 6%.
Per approfondimento.
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