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politica

Guida data driven alle elezioni europee

Sabato 8 e domenica 9 si vota in Italia per rinnovare, oltre a diverse amministrazioni locali, anche la rappresentanza italiana al parlamento europeo. Più nel dettaglio, ci sono da eleggere i 76 parlamentari che andranno ad occupare i seggi europei che spettano al nostro paese. In vista di questa scadenza, Eurostat ha rilasciato una guida per seguire questo appuntamento utilizzando gli open data.

Guida che InfoData ha utilizzato per realizzare il grafico che apre questo pezzo. Grafico che mostra in rosso la rappresentanza italiana all’europarlamento rispetto al totale dei 705 scranni dell’aula di Bruxelles. Quella dell’Italia è la terza delegazione per dimensione, seconda solo a quella tedesca, formata da 96 parlamentari, e da quella francese, composta da 79 eletti. Le più piccole sono quelle di Cipro, Lussemburgo e Malta, che portano al parlamento europeo 6 rappresentanti ciascuna.

Ma qual è l’interesse dei cittadini europei verso questo appuntamento elettorale? Secondo una ricerca dell’Eurobarometro, un sondaggio realizzato dalla Commissione europea e pubblicato nel marzo scorso, il 60% dei cittadini europei intervistati si è detto interessato al rinnovo del parlamento di Bruxelles. E il 71% ha affermato che, se le elezioni si fossero tenute nella settimana successiva all’intervista, si sarebbe recato alle urne. Il che, almeno in termini di affluenza, rappresenterebbe un risultato decisamente migliore di quello registrato nel 2019:

Allora appena il 50,7% degli europei si recò alle urne per eleggere i propri rappresentanti all’europarlamento, un dato comunque in crescita rispetto al 42,6% di cinque anni prima, quando venne toccato il punto più basso in termini di affluenza. Il dato è rappresentato nel grafico da una linea blu. Quella rossa indica invece l’affluenza in Italia, informazione disponibile sul portale Eligendo del ministero dell’Interno.

Una curva che mostra come la partecipazione al voto europeo nel nostro paese sia sempre stata maggiore rispetto alla media continentale, per quanto in costante calo dacché si vota per eleggere il parlamento europeo. La prima volta, nel 1979, l’86,1% degli elettori italiani partecipò alle consultazioni, una percentuale che cinque anni fa è scesa al 56,1%.