Indica un intervallo di date:
  • Dal Al
economia

Alluvioni, caldo, freddo, mareggiate, pioggia, siccità e vento: la mappa degli eventi estremi

Dal violento temporale che ha provocato l’esondazione del Seveso, alle gelate sotto zero dell’Emilia Romagna, passando per i 48 gradi registrati in Sardegna e le mareggiate della Sicilia. Sono solamente alcuni degli “eventi significativi” e anomalie climatiche registrate in Italia e contenuti nei rapporti sul clima contenuti nella Scia dell’Ispra, il sistema nazionale per l’elaborazione e diffusione dei dati climatici. A sfogliare la mappa degli eventi si possono trovare nella carta interattiva i diversi fenomeni che hanno interessato diverse parti d’Italia. Alluvioni, caldo, freddo, mareggiate, pioggia, siccità e vento. Tra gli eventi in evidenza c’è il violento temporale che il 31 ottobre dello scorso anno «ha scaricato sul bacino del Seveso una media di 50 mm di pioggia in 6 ore, causando l’esondazione del fiume in alcune parti della città di Milano; l’esondazione del Seveso in città non si verificava dal novembre 2014». C’è poi, in Emilia Romagna, la gelata tardiva del 5-7 aprile quando una notevole diminuzione delle temperature minime ha interessato «vaste aree della pianura con valori nettamente inferiori a 0 °C; le gelate tardive, a seguito di un inverno generalmente mite, hanno causato gravi danni alle colture frutticole». In Liguria, il 4-5 novembre sono stati registrati «eccezionali venti di libeccio dalla stazione di Casoni di Suvero (SP) ed è stata rilevata una raffica di vento di 211.7 km/h, mentre l’intensita’ media oraria e’ stata di 152.64 km/h; entrambi i valori sono i più alti dal 2003. Il vento ha causato un’alta mareggiata, con onde da sud-ovest corrispondenti a uno stato di mare “molto agitato”». In Veneto, invece, a febbraio, si è registrato il periodo più secco a partire da 1992. Il periodo si è esteso sino al13 marzo, con 49 giorni secchi consecutivi.

In Sicilia, lo scorso anno, sono stati registrati più o meno tutti i tipi di evento. Il 9-10 febbraio venti intensi con massimi fino a 105 km/h hanno provocato mareggiate con il conseguente allagamento del borgo marinaro di Marzamemi. La regione, da luglio a dicembre ha fatto i conti anche con la scarsità delle precipitazioni che, «associata alle alte temperature, ha innescato condizioni di siccità che hanno continuato a persistere fino alla fine dell’anno». A febbraio, il 9 e 10 febbraio la tempesta sub-tropicale Helios ha scaricato piogge persistenti sulla Sicilia, con accumuli fino a 450 millimetri in 48 ore tra le province di Siracusa, Ragusa e Catania, provocando le esondazioni di fiumi, che hanno causato 3 vittime.

 

Il 12 maggio, a causa delle piogge persistenti si è verificato il distacco di una frana a San Fratello (Messina), che ha causato l’evacuazione di 16 nuclei familiari e danni alla viabilità provinciale.

Ci sono stati inoltre danni alle colture e a 2000 abitazioni.

A luglio, dal 9 al 25, l’emergenza determinata da un’ondata di caldo torrido persistente con temperature superiori a 40 °C registrate per diversi giorni consecutivi. «Luglio 2023 è stato il più caldo dall’inizio delle misurazioni (1921)».

In Sardegna l’evento più significativo è quello delle ondate di calore eccezionali con le temperature massime che hanno raggiunto i i 47.7 °C nella stazione di Donori Arst (Nu). Il 24 luglio l’80% delle stazioni ha registrato temperature superiori a 40 °C. L’area più calda è risultata quella sud-orientale con picchi di 48.2 °C a Jerzu e Lotzorai e valori compresi tra 47 °C e 48 °C a San Vito, Tortolì, Barisardo e Tertenia.

A gennaio, il 17, nel Lazio una tromba d’aria ha colpito il comune di Valmontone provocando ingenti danni alle infrastrutture viarie, agli edifici pubblici, alle abitazioni private ed alle attività commerciali e produttive, creando situazioni emergenziali e di disagio alla popolazione colpita dall’evento, nonché condizioni sia specifiche che diffuse di pericolo per la pubblica e privata incolumità. A Venezia, invece, dal 1 gennaio al 31 dicembre sono state registrate 171 maree sostenute «(erano 88 nel 2022) contro 9 basse maree (< -50 cm)».« Dal 1870, l’anno 2023 si colloca al secondo posto a pari merito col 2010 per numero di maree oltre 110 cm (sono state 18). Al primo posto resta il 2019 con 26 episodi».

Per approfondire. 

Eventi climatici estremi, l’anno da bollino rosso dell’Italia

Il 2023 è l’anno più caldo mai registrato. I dati e i grafici di Copernicus

Le temperature del mare, alimentate in parte dal ritorno di El Nino, sono state responsabili del caldo record dell’estate

Mai così caldo a Milano in 260 anni di storia. Secondo i dati di Arpa il 23 agosto è stata una giornata record