Sul podio ci sono Brescia, Firenze e Ponte San Pietro, comune di meno di 12mila abitanti in provincia di Bergamo, con quattro medaglie ciascuna. Ma sulla mappa dei luoghi di nascita degli atleti azzurri tornati dalle Olimpiadi di Parigi 2024 con una medaglia al collo (che InfoData ha costruito grazie ai dati raccolti da Giorgio Comai di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa) compaiono anche Zurigo (Svizzera), Kulmbach, nella regione tedesca della Baviera, ed Akureyri, la seconda città dell’Islanda.
A Brescia sono andati tre ori, vinti da Alice Bellandi nel judo, Anna Danesi nella pallavolo e Giovanni De Gennaro nella canoa, cui si aggiunge l’argento vinto da Angela Andreoli con le Farfalle della ginnastica artistica. Uno l’oro fiorentino con Gabriele Rossetti nello skeet in coppia con Diana Bacosi e tre le medaglie di bronzo: Leonardo Deplano e Lorenzo Zazzeri nella staffetta 4X100 a stile libero e Ginevra Taddeucci nella 10km in acque libere. Tra i nativi di Ponte San Pietro ci sono invece Chiara Consonni, oro nel ciclismo su pista, Giorgia Villa, argento sempre con le Farfalle, e Simone Consonni, vincitore di un argento e di un bronzo sempre nel ciclismo su pista.
I tre medagliati nati oltre i confini italiani sono Silvana Stanco, originaria di Zurigo e vincitrice dell’argento nella fossa, una specialità del tiro a volo, Sarah Fahr, nata in Baviera e centrale della nazionale femminile di pallavolo che ha vinto una storica medaglia d’oro, e la sua compagna di squadra Ekaterina Antropova, di ruolo opposto, nata ad Akureyri, in Islanda.
Come mai, però, sulla mappa non compare Roncadelle, il paesino del bresciano dove risiedono tre campioni olimpici? Il motivo sta nel fatto che questa mappa è basata sul luogo di nascita degli atleti, non su quello di residenza. E i tre vincitori dell’oro che risiedono in questo comune, ovvero De Gennaro, Bellandi e Danesi, sono tutti e tre nati a Brescia.
Per approfondire.
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