Il dato arriva dal decimo rapporto “Il monitoraggio della spesa sanitaria” elaborato dalla Ragioneria generale dello Stato e riguarda le spese sanitarie che vengono registrate tramite tessera sanitaria per essere portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi. Una somma che nel 2022 ha raggiunto i 40,26 miliardi di euro e dalla quale sono escluse le spese sostenute da chi non può, o magari non vuole, portarle in detrazione.
Un dato parziale, insomma, ma in costante aumento dal 2016, quando ammontava a 28,13 miliardi di euro, fino al 2022, l’ultimo anno per il quale siano disponibili i dati. Si tratta, ovviamente, del dato nazionale: per visualizzare quelli relativi alle singole regioni è possibile utilizzare il filtro nella parte bassa del grafico che apre questo pezzo (in alto a sinistra per chi leggesse da desk). Unica flessione, in una costante tendenza all’aumento, è rappresentata dal 2020, anno in cui le spese che vanno a comporre questa cifra sono calate.
Già, ma per cosa vengono spesi questi soldi? Non si tratta esclusivamente di visite specialistiche in strutture private. Anzi, la principale voce di spesa, che nel 2022 ha cubato per poco meno di 12 miliardi di euro, riguarda le farmacie, ovvero l’acquisto di farmaci non coperti dal Servizio sanitario nazionale o altri prodotti in vendita in queste strutture. Le visite in strutture private hanno invece inciso sul totale per 7 miliardi di euro. Ecco il dettaglio della situazione nel 2022:
Per far fronte a tutte queste voci, nel 2022 ogni italiano ha speso in media 682 euro. La situazione è molto variegata, generalmente con spese pro capite più alte nelle regioni del Nord e più basse in quelle del Mezzogiorno. Ecco il dettaglio, regione per regione, sempre aggiornatao al 2022:
La regione con la più alta spesa pro capite è la Lombardia, dove nel 2022 ogni residente ha speso in media 937,20 euro. Una somma, vale sempre la pena ricordarlo, calcolata a partire da quelle inviate tramite tessera sanitaria per la detrazione in dichiarazione dei redditi. Seguono l’Emilia Romagna con 851,20 euro pro capite e la provincia autonoma di Bolzano con 824,90. All’estremo opposto ecco la Basilicata con 358,40 euro, la Calabria con 384,90 euro e la Campania, dove la spesa pro capite si è attestata nel 2022 a 400,30 euro.