Nel grafico che segue, le squadre vengono presentate in ordine per quanto riguarda l’ammontare delle spese sostenute per gli acquisti (riportate nella parte sinistra), corredate dal volume di euro generato dalle cessioni (parte destra), avendo in entrambi i casi il numero dei giocatori coinvolti come dettaglio tra parentesi (ripreso anche dallo spessore di ciascuna barra)
Il colore della coppia di barre per ciascuna squadra è invece legato al bilancio entrate/uscite con un gradiente che vira dal rosso intenso per le squadre con più propensione alle spese arrivando fino al verde intenso nel caso di disavanzo molto positivo.
Con i numeri alla mano, è possibile farsi un’idea di chi abbia speso di più e di chi invece sia riuscito ad incassare maggiormente con i trasferimenti, senza dimenticare invece chi è riuscito a chiudere il bilancio con ottimi margini, a prescindere dalle conseguenze tattiche che ne potranno derivare.
Quindi, se da un lato troviamo la Juventus che ha chiuso la campagna estiva con oltre 160 milioni di euro investiti, dall’altra figura l’Atalanta che ha visto entrare nelle proprie casse 115 milioni grazie alle 21 cessioni, mentre il nuovo Bologna del post Thiago Motta chiude con un bilancio in positivo di circa 50 milioni.
Ad ogni modo, i numeri sono a disposizione e facilmente consultabili ma sappiamo che potrebbe essere più interessante avere anche un giudizio “tecnico” sul mercato, quindi a seguire c’è un breve recap per ogni squadra, corredato dai numeri del mercato (espressi in milioni di Euro) e da un voto che ci sentiamo di dare all’operato delle trattative estive.
ATALANTA (Acquisti 96,9; Cessioni 115; Voto 7)
L’Atalanta ha nuovamente dimostrato di saper sfruttare il calciomercato per rinnovarsi e restare competitiva, senza rinunciare al proprio modello di business basato sul ‘player trading’. La cessione di Teun Koopmeiners alla Juventus per poco meno di 60 milioni di euro ha finanziato una campagna acquisti mirata e di prospettiva, con innesti come Zaniolo, Samardzic e il riscatto dal Milan di De Ketelaere che hanno portato qualità e freschezza a una rosa già competitiva. Inoltre, la firma di un veterano come Juan Cuadrado ha portato esperienza e versatilità, mentre l’acquisto di Retegui rappresenta un’interessante scommessa offensiva in sostituzione dell’infortunato Scamacca. La strategia di Gasperini sembra puntare su un mix equilibrato di gioventù e esperienza.
BOLOGNA (Acquisti 54; Cessioni 97,9; Voto 5)
Il Bologna ha vissuto un’estate complicata, con diversi cambiamenti che hanno modificato la fisionomia della squadra. Il trasferimento di Thiago Motta alla Juventus e la dipartita di Zirkzee, Calafiori e Saelemakers hanno lasciato un vuoto tecnico-tattico difficile da colmare. Tra i nuovi arrivi spiccano Dallinga e Miranda mentre il prestito di Iling Junior potrebbe rivelarsi interessante, portando freschezza sulle fasce. Tuttavia, il mercato non ha eliminato tutti i dubbi, toccherà ad Italiano lavorare sulla squadra per una stagione che con il doppio impegno Campionato-Champions League si preannuncia impegnativa.
CAGLIARI (Acquisti 11,3; Cessioni 16,7; Voto 6)
Il Cagliari ha deciso di puntare su Davide Nicola per affrontare la nuova stagione, segnalando un approccio pragmatico alla lotta per la salvezza. Il club ha operato con cautela sul mercato, assicurandosi alcuni rinforzi mirati come Palomino e Luperto, due difensori che porteranno esperienza e solidità. L’arrivo in extremis di Gaetano dal Napoli potrebbe rappresentare una sorpresa positiva. La partenza di Nandez verso l’Arabia Saudita ha segnato la fine di un’era, ma il club è riuscito a compensare con soluzioni interne. Sarà interessante vedere come Nicola assemblerà i nuovi pezzi.
COMO (Acquisti 49; Cessioni 3,7; Voto 6)
Il Como ha dimostrato ambizione nel calciomercato, puntando su acquisti di alto profilo e nomi esperti per affrontare la Serie A con determinazione. L’arrivo di Sergi Roberto e Varane sono stati veri e propri colpi a sorpresa per un club neopromosso, anche se per il secondo rimangono forti dubbi sulla tenuta fisica. La presenza di Cesc Fabregas come allenatore aggiunge ulteriore fascino al progetto, anche se ci sono dubbi sulla capacità di amalgamare tanti nuovi arrivi di diverso livello. La dirigenza sta puntando forte sulla qualità e sull’esperienza, ma il rischio di avere una squadra troppo eterogenea è alto.
EMPOLI (Acquisti 0; Cessioni 10,1; Voto 6,5)
L’Empoli continua a rappresentare un esempio di gestione sostenibile in Serie A, con un mercato che ha visto diversi innesti di giovani promettenti in prestito. Colombo, Pellegri, e Solbakken sono i principali nomi su cui il tecnico D’Aversa farà affidamento. La fine del rapporto con Caputo ha chiuso un capitolo importante, ma il club guarda al futuro con fiducia, mantenendo un budget prudente e puntando su sviluppo e crescita interna.
FIORENTINA (Acquisti 58; Cessioni 28; Voto 6,5)
La Fiorentina ha adottato una strategia aggressiva nel mercato, finanziata in gran parte dalle cessioni di Nico Gonzalez e Milenkovic. L’acquisto di Gudmundsson dal Genoa, battendo la concorrenza di grandi club, è stato uno dei colpi più significativi. Inoltre, l’arrivo di Kean dalla Juventus rappresenta una scommessa intrigante per l’attacco. Cataldi, Bove, Adli e Richardson aggiungono ulteriori opzioni a centrocampo mentre la difesa sembra mancare di qualche opzione di qualità. Palladino, che ha preso il posto di Italiano, avrà il compito di continuare sulla strada del successo europeo della scorsa stagione, sfruttando i nuovi innesti per migliorare ulteriormente il gioco della squadra.
GENOA (Acquisti 34; Cessioni 48,8; Voto 5,5)
Il Genoa ha visto un mercato piuttosto movimentato, in linea con la sua recente tradizione. L’addio di Retegui, Gudmundsson e Martinez ha portato introiti, ma anche un vuoto tecnico-tattico che è stato colmato con una serie di acquisti mirati. Il ritorno di Pinamonti rappresenta un tentativo di aggiungere potenza in attacco, mentre Gollini in porta garantisce esperienza. Miretti, arrivato in prestito dalla Juventus, offre una soluzione interessante a centrocampo, ma il rischio di un gruppo ancora da amalgamare è elevato. Gilardino dovrà lavorare duro per trovare il giusto equilibrio.
…segue.
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