In totale, nel 2022, si sono generate nell’Unione Europea più di 59 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari, circa 132 chilogrammi di cibo per abitante, finiti nella pattumiera nell’arco dell’annata. Questo è quanto raccontano i dati elaborati dall’Ufficio statistico dell’Unione Europea, l’Eurostat, presenti in uno studio che raccoglie le quantità di rifiuti alimentari mediamente generati dai cittadini del vecchio continente, dove si registra, fra le altre cose, che a livello continentale gli scarti domestici rappresentano il 54% di tutti i rifiuti alimentari, l’equivalente di 72 chilogrammi per abitante. Il restante 46% è costituito da spazzatura generata a monte dalla filiera alimentare: il 19% dalla fabbricazione di prodotti alimentari e bevande (25 chilogrammi per abitante), l’11% da ristoranti e servizi di ristorazione (15 chilogrammi per abitante), l’8% dalla vendita al dettaglio e da altre attività di distribuzione alimentare (11 chilogrammi per abitante) e l’8% dalla produzione alimentare (10 chilogrammi per abitante).
Inoltre, sulla base dei risultati dello studio, il Paese UE che maggiormente contribuisce alla produzione di rifiuti alimentari è Cipro. Con 294 chilogrammi di cibo sprecato per abitante, supera di 162 chilogrammi (più del doppio) la media europea del 2022. Lo segue la Danimarca, con 254 chilogrammi, dove ben 118 sono dovuti all’attività economica relativa alla fabbricazione di prodotti alimentari e bevande. Sul gradino più basso del podio c’è poi il Portogallo, con 185 chilogrammi, dove 123 sono dovuti ai rifiuti prodotti nelle case dei portoghesi.
Una situazione molto simile riguarda anche il nostro Paese. Infatti, guardando ai 139 chilogrammi per abitante prodotti nella penisola nel 2022, la quasi totalità (100 chilogrammi, il 72% del totale per abitante), sono esclusivamente dovuti a ciò che finisce nella pattumiera delle famiglie italiane. Un dato che dovrebbe far meditare sulla nostra produzione di rifiuti domestici relativi agli sprechi alimentari, sulla loro portata e su ciò che comportano per l’ambiente.