Continua nel 2023 la diminuzione dei nati da genitori in cui almeno uno dei partner è straniero. Queste nascite, che costituiscono il 21,3% del totale, sono passate da poco più di 82 mila nel 2022 a quasi 81 mila del 2023, benché si riscontri nella penisola un crescente grado di maturità dell’immigrazione, testimoniato anche dalla notevole crescita della popolazione che ha acquisito la cittadinanza italiana (circa 1,9 milioni di residenti a fine 2023).
Sono queste le rilevazioni presenti nell’ultimo rapporto dell’Istituto Nazionale di Statistica, l’Istat, che parlano di un’Italia alle prese con una natalità in continua diminuzione (il trend decrescente è in atto dal 2010), confermando il fenomeno che viene definito inverno demografico e che si rinnova, come record al ribasso per le nascite, di anno in anno: nel 2023 i nuovi nati scendono a quasi 380 mila, registrando un calo del 3,4% sull’anno precedente. E i dati provvisori, relativi al 2024, procedono sulla medesima scia, laddove le nascite da gennaio a luglio sono state 4,6 mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2023
Dal 2012, ultimo anno in cui si è osservato un aumento sull’anno precedente, il calo è stato di 27 mila bambini. Questo fa pensare ad un’armonizzazione del dato delle donne straniere con le donne italiane. Una faccenda che a quanto pare si riscontra anche in numeriche categoricamente differenti rispetto al tasso di fecondità, come potrebbe essere l’età media delle donne al momento del parto. Infatti, mentre nel 2008 le donne straniere avevano in media un’età di circa 27 anni, nel 2023 si è registrata una media di quasi 30 anni, avvicinandosi di molto ai 33 delle italiane (che, per inciso, nel 2008 era quasi a quota 32).
E non è finita qui: guardando alla tipologia di coppia, i nati da famiglie con genitori entrambi stranieri che, come l’anno scorso, costituiscono il 13,5% del totale dei nati, sono calati nell’ultimo anno del 3,1%, passando a 51,4 mila bambini (erano 53 mila nel 2022). La contrazione per i nati da coppie italiane è invece pari al 3,9%. Anche in questo caso il dato appare, dunque, in via di armonizzazione.
Queste numeriche è bene che funzionino come monito per ciò che sta accadendo al nostro Paese. Quella che poteva essere una soluzione allo spopolamento, non sta più attecchendo con i suoi benefici. Ciò potrebbe spiegarsi per le medesime ragioni che spingono le coppie italiane a non avere più bambini: si tratta di circostanze economiche e sociali strutturali che non permettono l’incremento dei nuovi nati.
Per approfondire.
Inverno demografico, come è cambiata la famiglia in Italia? Ecco come saremo nel 2042
Demografia, per ogni 1.000 residenti in Italia sono nati poco più di sei bambini.