Chi vi scrive predica da anni di evitare gli ambienti tossici, le piattaforme opache e i luoghi dove siamo considerati prodotti a nostra insaputa. Ho invitato a provare Telegram al posto di WhatsApp, Diaspora al posto di Facebook, Mastodon al posto di Twitter quando ancora si chiamava Twitter. E ora non avrei nessun problema a promuovere Bluesky al posto di X. Per quanto possa non piacere il nuovo padrone di Twitter, ci vuole ben altro che Elon Musk e le sue sparate sulla democrazia e sul giornalismo per convincere le persone ad abbandonare i propri followers. Per cosa poi? Ecco perché non credo neppure un secondo alla fuga da X.
You are the media now https://t.co/vdZpmdCsxE
— Elon Musk (@elonmusk) November 10, 2024
Il problema non è la natura padronale e proprietaria delle piattaforme (mi riferisco espressamente a quelle di Mark Zuckerbert -Threads, Instagram, Facebook e WhatsApp – e a quella di Elon Musk). Ma neanche l’ingresso in politica del fondatore di Tesla.
In Italia quando Silvio Berlusconi è entrato in politica, ha vinto le elezioni e l’opposizione ha instantaneamente evocato il conflitto di interess non è successo granché nell’opinione pubblica. Non ci sono stati esodi di massa. E neppure tentativi di boicottaggio. Qualche girotondo semmai. Anzi, le sue televisioni non hanno smesso di crescere e non hanno perso spettatori.
— Elon Musk (@elonmusk) October 28, 2024
Quanto a X il problema non è neppure la polarizzazione e l’ambiente tossico che si respira nel suo social. Era così anche prima, prima che arrivasse Musk. E’ vero che ora è un luogo ancora più caotico, estremo e insopportabile ma appare libero. Non mi risultano censure, per ora. Puoi serenamente passare il tempo a insultare il capo della Tesla senza che nessuno ti dica nulla. Quindi perché dovremmo andare tutti su Bluesky? Se non ti piace lui e lo vuoi boicottare sei libero di andartene dal suo social ma cosa hai ottenuto quando le dimensioni del suo prodotto sono globali?
Mi tiro fuori da questa equazione solo per un motivo tecnico: chi come me fa il giornalista deve stare dove accadono le cose, dove c’è casino, dove ci sono tutti. Anche quando non ti piacciono quelli che incontri. Sopratutto quando non ti piacciono quelli che incontri. Quando ho provato a frequentare social più vicini a me, ho trovato persone simili a me, e si passava il tempo a darci ragione l’un l’altro. Diciamo che dopo un po’ non era il massimo del divertimento. Bluesky però ha una cosa interessante. L’unica. Si chiama Bluesky Fireose.
Prima di spiegare di cosa si tratta spieghiamo cosa è Bluesky.
L’idea è simile all’alternativa decentralizzata X Mastodon, ma prevede un protocollo diverso (il protocollo AT invece di ActivityPub ). A differenza di Mastodon, la scelta del server su Bluesky non influisce sul contenuto che vedi, spiega la società. Anche lato moderazione, a differenza di X e Threads che è centralizzata, il che significa che l’azienda prende la decisione finale su Bluesky viene consentito agli utenti di gestire la moderazione come ritengono opportuno. Ciodetto, l’unica cosa che personalmente ho apprezzato di più è “Bluesky firehose”.
Cosa è Bluesky firehose?
In sostanza, è come un gigantesco tubo che “spruzza” fuori tutti i dati pubblici di Bluesky, inclusi post, like, follow, e modifiche al profilo. Il firehose fornisce un flusso costante di eventi non appena accadono su Bluesky. Chiunque può accedere al firehose e utilizzare i dati per vari scopi. Diventa così uno strumento utile per gli sviluppatori che desiderano creare applicazioni che interagiscono con Bluesky, come feed personalizzati, strumenti di analisi e bot. Analisi dei trend: I ricercatori possono utilizzare il firehose per analizzare i trend e i modelli di comportamento su Bluesky. Le aziende possono monitorare il firehose per menzioni del loro marchio o di argomenti rilevanti. Tutte cose che non si possono fare con gli altri network se non pagando. Peraltro c’è da capire come il Garante della Privacy potrebbe reagire a un flusso di dati di questo tipo. Nel senso che in Europa una risorsa di questo tipo andrebbe regolata e sfruttata. Tutti i dati su Bluesky sono estremamente pubblici e, con 15 milioni di utenti ci sono molti dati pubblici con cui giocare.
Come funziona?
API Firehose standard: Fornisce l’accesso completo al firehose, ma richiede una certa esperienza tecnica per l’utilizzo.
Jetstream: Una versione semplificata del firehose che fornisce un sottoinsieme di dati tramite WebSocket.
Alcuni esempi di come viene utilizzato il Bluesky Firehose
Firesky.tv visualizza tutti i post e le risposte dal firehose in tempo reale, creando una sorta di “tunnel” di informazioni. Una tv di frasi.
Final Words rimane in ascolto degli eventi di eliminazione e li lascia volare via. Si possono scegliere le lingue e serve per riflettere su quello che scegliamo di conservare.
Theo Sanderson ha creato questa vista a tunnel per immergerti nel flusso di coscienza composto dagli utenti di Bluesky. Sembra molto simile al primo Twitter, il che mi fa pensare che dovremmo godercelo finché dura.
Jared Short mostra l’uso delle emoji come gocce di pioggia che cadono sullo schermo . Le gocce più grandi rappresentano post più lunghi. Volendo si può scegliere la grafica di Matrix, ma il senso è lo stesso.
Sono esempi brutali, da internet degli anni Novanta, ma rendono bene l’idea di quella che è forse l’unica vera novità di Bluesky. E se ve lo state chiedendo, ebbene, no non intendo uscire da X. Tuttavia, segnalo che Sky Follower Bridge è un utile plugin per Chrome e Firefox che ti consente di trovare le persone che seguivi su X.
Per approfondire.
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