Sappiamo che il bacino del fiume Po è una delle regioni più densamente popolate d’Italia con oltre 16 milioni di abitanti, è noto per la frequente presenza di nebbia e foschia, specialmente durante i mesi autunnali e invernali. Questi fenomeni sono spesso preceduti da un accumulo di aerosol—particelle sospese nell’aria—provenienti da veicoli, industrie, incendi e altre fonti. Le catene montuose circostanti limitano la circolazione dell’aria, favorendo inversioni termiche che intrappolano gli inquinanti vicino al suolo.
Il 16 novembre 2024, il sensore MODIS (Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer) a bordo del satellite Terra della NASA ha catturato un’immagine della nebbia mattutina nella valle del Po. Secondo Eva Pauli, meteorologa presso il Karlsruhe Institute of Technology in Germania, la nebbia si è formata a causa di un sistema di alta pressione sull’Europa centrale, che ha creato condizioni calme e stabili ideali per la formazione di nebbia da irraggiamento. Questo tipo di nebbia si verifica tipicamente in autunno e inverno, sotto cieli sereni, quando la superficie terrestre si raffredda durante la notte, raffreddando l’aria vicina al suolo e favorendo la condensazione. Qui vedete l’immagine presa dal loro sito.
Le particelle di aerosol contribuiscono alla formazione della nebbia agendo come nuclei di condensazione, attirando il vapore acqueo e sviluppandosi in minuscole gocce che costituiscono le nuvole. Uno studio pubblicato nell’ottobre 2024, co-autore da Pauli, ha evidenziato che condizioni di foschia elevate nella valle del Po sono spesso associate a eventi di nebbia più duraturi. Analizzando osservazioni satellitari raccolte tra il 2006 e il 2015 e dati sugli aerosol registrati da stazioni AERONET (Aerosol Robotic Network) nella regione, i ricercatori hanno scoperto che la nebbia accompagnata da alti livelli di aerosol persisteva fino a tre ore in più rispetto a condizioni con bassi livelli di aerosol.
Il 16 novembre, la nebbia è rimasta nella valle per oltre 24 ore, probabilmente a causa degli aerosol presenti. Una stazione AERONET a Modena ha registrato valori elevati di profondità ottica degli aerosol, confermati anche dai dati MODIS. Comprendere meglio il ruolo degli aerosol nel prolungare gli episodi di nebbia potrebbe migliorare le previsioni meteorologiche e contribuire a ridurre gli impatti negativi della nebbia, come gli incidenti stradali, che negli Stati Uniti sono associati a decine di migliaia di incidenti e centinaia di decessi ogni anno.