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economia

Quanto costano le console di videogiochi?

Parliamo di console, di macchine da gioco. Recentemente Sony ha lanciato la versione Pro della Playstation 5, andando ad offrire una versione migliorata e con prestazioni più performanti rispetto al modello base del 2020, ma comunque non in grado di staccarsi dall’attuale standard di riferimento in maniera così marcata.
Chiaramente, tutto spesso finisce per ridursi a quanto può costare questo upgrade o – più in generale – può emergere il tipico dibattito tra le due scuole di pensiero della serie “ma con quei soldi mi compro un PC che…” da completare a vostro piacimento.
Visto che noi di Info Data siamo appassionati più di videogiochi che di polemiche, abbiamo deciso di concentrarci sui numeri come siamo soliti fare ed in questo caso, con i dati resi disponibili da Visual Capitalist, abbiamo ricostruito la storia dei prezzi di lancio delle principali console arrivate nelle case degli appassionati negli ultimi cinquant’anni, partendo appunto dal 1975.
Nei grafici che seguono, sono riportati i prezzi – espressi in dollari americani – adeguati secondo l’inflazioni (riferimento ad Agosto 2024) così da poter confrontare a distanza di decenni l’incidenza del costo per l’acquisto di una console, andandole a categorizzare con i colori in base al produttore (es: Nintendo in giallo).
In aggiunta, essendoci stati diversi anni che hanno visto l’avvento di più di una console, abbiamo realizzato anche un secondo grafico in cui viene riportato il prezzo di lancio medio che pondera appunto un valore di riferimento da poter confrontare nel corso del tempo a prescindere dalla numerosità del proposte.

 

 

Dando uno sguardo ai numeri che compaiono in cima all’elenco, troviamo due console che superano il prezzo equivalente degli attuali 1500 dollari e più nel dettaglio stiamo parlando del Neo Geo di SNK (1552 dollari) del 1990 e del 3DO Interactive Multiplayer (1510) dell’omonima 3DO lanciato 3 anni dopo.
Al netto del record in fatto di prezzo di lancio, queste due piattaforme potrebbero essere poco conosciute ai più, potendo magari avere qualche reminiscenza di retrogaming per quel che riguarda NeoGeo da cui sono stati “prelevati” diversi giochi rimasti nella memoria degli appassionati e inseriti in raccolte omnicomprensive e celebrative degli anni che furono.
Dalla terza alla quinta posizione invece ci si sposta indietro nel passato di almeno una decade visto che troviamo l’Intellivision e due modelli dell’iconico Atari.
Partendo dal prodotto di Mattel distribuito nel 1980 per la cifra equivalente di 1193 dollari, progettato appunto per poter rompere il dominio di mercato di Atari, si può dire che fu proprio in quel periodo che partì il primo episodio di “console war” e, anche se lo scettro del numero uno non cambiò mai di mano, l’Intellivision riuscì a centrare un discreto successo vendendo 175 mila esemplari nell’anno di lancio che, uniti a quelli degli anni seguenti con l’espansione all’Europa, fruttarono a Mattel oltre cento milioni di dollari.
Sul fronte Atari invece, la solidità venne garantita negli anni dall’Atari 2600 distribuito a partire dal 1977 per la cifra riparametrata di 1020 dollari e dal suo successore, Atari 5200, cinque anni più tardi per l’equivalente di 864 dollari.
Fatta eccezione per il Sega Saturn del 1995 che si posizionò forse troppo presto nell’epoca delle console a CD, dalla settima posizione fino alla tredicesima troviamo tutti nomi decisamente noti e figli dell’attuale console war tra Sony e Microsoft che ormai tiene banco da inizio degli anni Duemila.
La Playstation 3 è quella con il prezzo più alto (780) seguita dalla sua recente erede – già citata – Playstation 5 Pro (699) e poi da Xbox One (674), Xbox 360 (643), la primissima Playstation (613), Xbox Series X (604) ed infine dal primo modello di Plystation 5 (613).
La lista delle altre proposte è piuttosto lunga e vi lasciamo curiosare tra prezzi ed anni di lancio, ma ci vorremmo concentrare un momento sul terzo “incomodo” che poi tanto terzo non è e nemmeno tanto incomodo.
Stiamo chiaramente parlando di Nintendo che, probabilmente più di tutte gli altri colossi, ha saputo trasformarsi e reinventarsi negli anni, mantenendo un successo incredibile senza necessariamente piegarsi al dover necessariamente mostrare i muscoli dal punto di vista della potenza grafica, virando il proprio focus sulla ricerca di esperienze sempre diverse da poter offrire ai proprio appassionati.
In virtù di tutti questi motivi, non stupisce che quasi tutte le console della grande N siano posizionate nella seconda metà della graduatoria, ma è comunque degno di nota che il primissimo Nintendo – ossia il mitico NES (Nintendo Entertainment System) del 1985 – figuri quantomeno nella top 15 a fronte degli attuali 576 dollari.
Dopo i primi nomi già citati, il NES è e rimane il capostipite di quella che potremmo chiamare una dinastia di console ormai giunta al quarantesimo anno di vita che non accenna a tramontare mentre i primi pionieri del settore si sono lentamente dovuti arrendere al nuovo che avanzava, specie dal punto di vista tecnologico.

Avete le idee un po’ più chiare adesso o vi abbiamo solo dato altro su cui pensare per poter soddisfare la richiesta della letterina di Babbo Natale?

Noi ci rimettiamo a videogiocare nel mentre, ma con cosa non ve lo diciamo!

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