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tecnologia

Le luci notturne dell’Artico viste dall’alto

Un nuovo studio ha utilizzato le immagini satellitari per tracciare l’attività industriale nell’Artico tra il 1992 e il 2013. Lo studio ha rilevato un aumento significativo dell’attività industriale, in particolare nell’estrazione di petrolio e gas.

Il team di ricerca del Nasa Earth Observatory ha utilizzato i dati del satellite Defense Meteorological Satellite Program (DMSP) per creare una mappa delle luci notturne nell’Artico. Hanno quindi confrontato le mappe del 1992 e del 2013 per identificare le aree in cui l’attività industriale era aumentata.

La mappa dettagliata sopra mostra la regione russa di Khanty-Mansi, una vasta area paludosa nella pianura siberiana occidentale . La regione ospita Samotlor, uno dei più grandi giacimenti petroliferi al mondo, che ha visto la maggiore espansione delle luci notturne durante il periodo di studio.

Hanno scoperto che l’area totale illuminata nelle regioni di estrazione di petrolio e gas nell’Artico russo nel 2013 era quasi grande quanto la Germania. Hanno anche identificato miniere utilizzate per l’estrazione di altri minerali, come la Red Dog Mine nel remoto Alaska.

Lo studio ha dimostrato che l’attività industriale nell’Artico sta aumentando rapidamente. Ciò è dovuto in parte all’aumento della domanda di energia e risorse naturali. È anche dovuto allo scioglimento del ghiaccio marino, che sta rendendo più accessibili le risorse dell’Artico.

L’aumento dell’attività industriale nell’Artico è preoccupante per diversi motivi. In primo luogo, può avere un impatto negativo sull’ambiente. In secondo luogo, può portare a conflitti tra i paesi che rivendicano il territorio nell’Artico.

Il team utilizza i dati dello strumento VIIRS (Visible Infrared Imaging Radiometer Suite) sul satellite NASA-NOAA Suomi-NPP (Suomi National Polar-orbiting Partnership), NOAA-20 e NOAA-21 , che hanno una risoluzione più elevata e sono più recenti dei dati DMSP utilizzati in questo studio. Tuttavia, VIIRS spesso rileva una luce fioca da fonti come l’aurora boreale e la luce lunare sulla neve. Il team Black Marble sta lavorando per correggere tali fonti naturali di luce in modo da poter aggiornare la propria analisi della luce artificiale nell’Artico.

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