La produzione di veicoli spaziali e dei loro vettori, generata nell’Unione Europea durante il 2023, ha totalizzato 4 miliardi di euro. Questo, oltre a rappresentare un decremento rispetto al valore della produzione dell’anno precedente, quando nel 2022 si aggirava intorno ai 5,6 miliardi di euro, porta anche a un ritorno dei livelli produttivi alla quota più bassa degli ultimi dieci anni.
Questo è quanto riportato dall’ultimo rapporto dell’Ufficio statistico dell’Unione Europea, l’Eurostat, che spiega come i più recenti numeri della Space economy siano ben lontani dai picchi raggiunti nel lontano 2016, quando si producevano veicoli e satelliti per le missioni spaziali per un valore pari a 6,2 miliardi di euro, rimanendo costantemente intorno a tale numerica fino al 2019 (con una media annuale dei 6 miliardi di produzione), anche grazie ai continui investimenti pubblici europei nel settore spaziale (sia da parte dell’UE, sia dall’Agenzia spaziale europea, l’ESA). Ma cosa possiamo dire delle importazioni e dalle esportazioni di questa industria? E come sono i dati per l’Italia?
Secondo quanto riportato dall’Eurostat, le esportazioni dei veicoli spaziali (e i loro affini), sono state pari a 512 milioni di euro nel 2022, il che rappresenta il punto più basso dall’inizio della serie temporale. Al contrario, i livelli di esportazione più alti sono stati registrati nel 2012 e nel 2019, con quote che oscillavano entrambe intorno ai 1,74 miliardi di euro.
Le importazioni dell’UE, invece, hanno raggiunto un picco tra il 2015 e il 2018, con valori compresi tra 1,8 e 1,5 miliardi di euro. Queste cifre elevate sono state determinate principalmente dalle importazioni in Francia da paesi extra-UE. Al contrario, il valore più basso è stato registrato nel 2019, con 820 milioni di euro. Dunque, un fenomeno sembra manifestarsi dai dati: mentre la produzione è stata relativamente alta nel 2022, le importazioni e le esportazioni hanno proseguito la loro tendenza alla diminuzione, iniziata rispettivamente nel 2018 e nel 2019.
Vedremo come si evolveranno queste numeriche, anche in vista della sempre maggiore attenzione che si attribuisce all’industria in tutte le sue attività e prodotti, che interessano dalla meteorologia alle applicazioni dei nostri smartphone, senza mai dimenticare i più recenti sviluppi del turismo spaziale.
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