Nel 2024, la spesa dei 27 Paesi membri dell’Unione Europea per il settore della difesa, ha raggiunto una quota stimata di 326 miliardi di euro, pari a circa l’1,9% del PIL UE. Un valore in netto aumento rispetto agli anni precedenti, considerando che tra il 2021 e il 2024 la spesa in armamenti è stata incrementata di oltre il 30%.
Sono queste le cifre riportate nell’ultimo report dell’European Defence Agency (EDA), il comparto dell’Unione che supporta i propri membri ad acquistare, sviluppare e gestire collettivamente i mezzi necessari alla difesa comunitaria (essendo sprovvisti di un “esercito dell’Unione Europea”, ed evitando di crearne uno, citando la definizione del loro operato, rintracciabile sul sito ufficiale). Ma come si è intensificata la difesa dei Paesi UE? E cosa ci si aspetta per i prossimi anni?
Partiamo col dire che la spesa dovrebbe aumentare di ulteriori 100 miliardi di euro (in termini reali) entro il 2027. Prendendo in considerazione solo i 23 Stati membri dell’UE che sono anche membri della NATO, la spesa per la difesa è stata pari all’1,99% del loro PIL complessivo nel 2024 e avrebbe dovuto raggiungere il 2,04% quest’anno, nel 2025. Ma questi erano i piani prima dei diversi vertici tenutesi in questi giorni, come il summit di Lancaster House, appuntamento cruciale dopo il fallimentare incontro fra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e quello americano Donald Trump a Washington. Non da meno, sarà decisivo il prossimo Consiglio Ue straordinario, dove si discuterà intorno ai sostegni per l’Ucraina e di difesa europea, che già negli scorsi anni ha visto una crescita dei suoi investimenti ad un ritmo eccezionale
Rispetto all’anno precedente, gli investimenti comunitari in difesa sono aumentati del 17%, raggiungendo un importo record di 72 miliardi di euro, ovvero il 26% della spesa combinata degli Stati membri per la difesa (e ritrovandosi, de facto, ben al di sopra del parametro collettivo concordato, pari al 20%). Del resto, i dati indicano che nel 2024 il totale degli investimenti nel settore della difesa ha raggiunto 102 miliardi di euro (ossia oltre il 30% della spesa totale per la difesa).
Entrando poi nel dettaglio, nel 2023 oltre l’80% degli investimenti nel settore della difesa, circa 61 miliardi di euro, è stato destinato agli appalti di nuovi prodotti militari. La tendenza al rialzo si è confermata nel 2024, quando la spesa per gli appalti di materiali di difesa ha superato i 90 miliardi di euro, pari all’88,2% degli investimenti nel settore, segnando un aumento di oltre il 50% su base annua. Ma bisogna menzionare anche la spesa per ricerca e sviluppo, che ha raggiunto 11 miliardi di euro nel 2023 (il 6% in più rispetto al 2022) e 13 miliardi di euro nel 2024.
In quanto ad investimenti per la difesa, bisogna tener conto di quanto fatto a livello comunitario per rispondere alle esigenze militari dell’Ucraina.
L’Ue è stata concorde (salvo alcune defezioni) nel fornire un risoluto sostegno all’Ucraina su diversi piani: a livello politico, finanziario, economico, umanitario, diplomatico e, ovviamente, anche militare. A riguardo si stima che il sostegno globale dell’Unione Europea all’esercito ucraino ammonti a 48,7 miliardi di euro.
Tra il 2022 e il 2024 l’UE ha mobilitato 6,1 miliardi di euro a titolo di European Peace Facility, al fine di rispondere alle esigenze urgenti dell’Ucraina nel settore militare e della difesa. Attraverso tale strumento, l’UE ha finanziato l’approvvigionamento di forniture e attrezzature militari letali e non letali, quali dispositivi di protezione individuale, kit di pronto soccorso, carburante, munizioni e missili. La restante parte di aiuti sono ascrivibili a supporti derivanti dai Paesi UE.
Nel marzo 2024, un anno fa, l’Ue ha inoltre deciso di aumentare il massimale finanziario dello strumento europeo per la pace di 5 miliardi di euro, istituendo un apposito Fondo di assistenza per l’Ucraina. Così facendo, il sostegno finanziario stanziato attraverso lo strumento europeo per la pace ha raggiunto un totale di 11,1 miliardi di euro.
Per approfondire.
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