X ha integrato la funzione di modifica immagini con Grok, permettendo agli utenti di cambiare elementi specifici all’interno di una foto. L’editing di Grok è intuitivo: si seleziona un’immagine, si digita una descrizione delle modifiche desiderate e, in pochi secondi, l’AI elabora il risultato. Per esempio, basta scrivere “Aggiungi un cappello nero da cowboy nella mia foto” e il sistema apporterà la modifica automaticamente. Nel test che abbiamo effettuato, Grok non solo ha sostituito il copricapo della guardia reale danese, ma ha anche modificato il volto della stessa. Un risultato inaspettato che dimostra il potenziale, ma anche i limiti ancora da affinare.
Come funziona? Di seleziona un’immagine, si digita una descrizione delle modifiche desiderate e, in pochi secondi, l’AI elabora il risultato. Per esempio, basta scrivere “Aggiungi un cappello nero da cowboy nella mia foto” e il sistema apporterà la modifica automaticamente.
Grok usa una tecnologia chiamata image-to-image generation, alimentata da modelli di intelligenza artificiale multimodale. Dietro le quinte lavora un modello simile a quelli che trovi in Stable Diffusion o DALL·E, ma integrato direttamente in Grok, con il vantaggio di interagire in conversazione continua.
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