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cronaca

Affitti: chi ha optato per la flat tax sono oltre 1,4 milioni di proprietari (su un totale di 2 milioni)


Bilancio positivo per i risultati ottenuti a seguito dell’entrata in vigore (2011) della cedolare sugli affitti, introdotta per favorire l’emersione degli affitti in nero. I contribuenti che, nel 2014, hanno optato per la flat tax sono stati oltre 1,4 milioni su 2 milioni di proprietari di case locate. È stato stimato che, nel 2015, la percentuale potrebbe salire ancora. Secondo i primi dati emersi, infatti, la cedolare pagata dagli italiani lo scorso anno ha superato la soglia dei 2 miliardi di euro, in crescita del 17,9% su base annua.
Un grande successo per i contribuenti che risparmiano una quota consistente sull’ammontare complessivo delle tasse dovute all’Erario. Infatti, se avessero dovuto applicare la tassazione ordinaria ai 9,2 miliardi di canone portati in cedolare nel 2014, avrebbero versato poco più di 3,4 miliardi di imposte, anziché i 1,75 versati. Una differenza di oltre 1,6 miliardi di euro che, oltre a essere un risparmio per i contribuenti però, è anche una perdita per le casse pubbliche.
Interessante notare come la cedolare sia aumentata di più nelle zone in cui il rischio-evasione è più elevato. Tra il 2011 e il 2014 i canoni liberi sottoposti a flat tax sono raddoppiati (+107%), con un versamento medio pro-capite di 1.341 euro all’anno. La crescita è molo più alta in regioni come Campania (+148%), Puglia (+152%), Sicilia (+164%), Sardegna (+180%) e Molise (+208%).

Tratto da Il Sole 24 ORE del 11/07/2016, pagina 5