Si attesta a quota 390,6 milioni di ore la richiesta complessiva di cassa integrazione da parte delle imprese nei primi sette mesi dell’anno. Rispetto allo stesso periodo (gennaio-luglio) del 2015, c’è un calo del 7,55%; un dato, però, che risente, ancora parzialmente, dei blocchi autorizzativi della cassa integrazione ordinaria (la Cigo, per difficoltà temporanee – che segna -31,50%) legati all’entrata in vigore delle nuove regole varate con il Jobs act; e dell’andamento altalenante della Cig in deroga (-27,22%), poco significativo, visti i finanziamenti a singhiozzo a cui è soggetta ormai da tempo.
Continua invece a viaggiare in controtendenza la cassa integrazione straordinaria (la Cigs, per crisi aziendali più complesse), che nei valori cumulati gennaio-luglio 2016 sale nel tendenziale del 9,66%, soprattutto nel settore dell’industria (+14,73%), a testimonianza di complicati processi di ristrutturazione e riconversione ancora in corso nel Paese, nel Nord Est e in alcune regioni del Centro e del Sud. A luglio, però, sull’anno, la Cigs mostra un primo segnale di regresso (-0,7%).
