Expo, Mondiali di calcio, Olimpiadi, Saloni e altri eventi annuali come capitale della cultura rappresentano da sempre un duplice appuntamento: per pubblico e turisti, ma anche per le città ospitanti che colgono l’occasione per rifarsi il look. Questa rigenerazione ha effetti a cascata sui prezzi immobiliari.
Un esempio? La Milano dell’Expo 2015, che ha visto i prezzi delle case scendere meno della media nazionale nei cinque anni che hanno preceduto l’evento (-6% contro -8%), mentre si prevede che i prezzi crescano di oltre il 10% da qui al 2020 contro un +4% medio del mercato italiano. Un caso estremo è Londra che ha registrato un inversione di tendenza, cioè un incremento del 20% dei prezzi residenziali (nel periodo precedente alle Olimpiadi del 2012), mentre nel resto del paese l’andamento era stabile al -8%.
Gli effetti nel medio-lungo periodo sono diversificati, e difficili da prevedere, perché sono legati soprattutto alla capacità delle città di mettere in atto trasformazioni di lunga durata. Una grande opportunità è riservata a Matera, nominata città della cultura per il 2019. Questa occasione potrà generare una crescita economia di circa il 2.4%, mentre il settore delle costruzioni potrebbe segnare uno sviluppo del 3.4%. Gli effetti positivi si stanno già facendo sentire: nel 2015 il flusso turistico è cresciuto del 44.4%.