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economia

L'89% della ricchezza mondiale nelle mani dell'élite

Aumenta sempre di più il numero di milionari nel mondo, in un periodo storico in cui la forbice tra chi ha troppo e chi non ha niente si sta sempre più ampliando. La progressiva scomparsa della classe media è ormai un dato di fatto, mentre negli Stati Uniti, in assoluto la patria dei più ricchi, tra il 2015 e il 2016 c’è stato un incremento di 283mila persone entrate nel “club”, che ha ormai raggiunto quota 13,6 milioni.


Questo costante incremento dei patrimoni è in linea con un fenomeno più generale di concentrazione della ricchezza globale nelle mani di pochi privilegiati. Secondo Credit Suisse dopo la crisi finanziaria del 2008 le disuguaglianze sono diventate sempre più marcate e oggi la maggior parte degli Stati sono affetti da questo male. Si stima che circa la metà della popolazione possieda meno dell’1% del benessere mondiale, mentre appena il 10% detiene l’89% della ricchezza.
In particolare spiccano, in accordo anche con quanto visto fino ad ora, gli Stati Uniti e il Giappone, che sono i più grandi “proprietari” delle risorse economiche complessive. Mentre sarebbe la Svizzera il Paese con il più alto livello di ricchezza pro capite.

@MichelaPiccoli_