La nuova politica isolazionista proposta da Trump in campagna elettorale dovrà fare i conti con la realtà. Il nuovo presidente che ha dichiarato di voler fare erigere un nuovo muro al confine con il Messico potrebbe dover ammorbidire la sua linea dura contro gli stranieri, messicani e musulmani in primis, dopo aver consultato la classifica dell’Institute of International education. L’associazione no profit nata negli anni ‘20, per convincere il governo a bypassare le quote imposte nel dopoguerra per gli immigrati creando visti ad hoc per studenti, ha appena pubblicato un report sull’apporto economico dei giovani che frequentano i college sul suolo americano.
Nel 2015 l’indotto generato da 1.043.839 studenti è stato pari a 32,8 miliardi di dollari e i posti di lavoro creati più di 400.000. I più numerosi sono i cinesi (328547) seguiti da indiani (165918) e sauditi 61287. Al decimo posto con 16773 studenti il Messico. Un’altra ricerca di SelfScore , una società che fornisce servizi finanziari a studenti internazionali, rivela che questi pagano nelle università pubbliche rette fino a tre volte più alte rispetto agli americani “sovvenzionando di fatto queste istituzioni”. Un altro motivo in più per il nuovo presidente di dimostrare più cautela con il problema dell’immigrazione è l’apporto degli ex studenti al business nella Silicon Valley. Un report della National Foundation for American Policy ha certificato che almeno un quarto delle start up della Silicon, che valgono 87 miliardi di dollari, sono state create da uno studente straniero dopo aver terminato gli studi negli Stati Uniti.