C’è una lieve ripresa nell’orizzonte delle aziende italiane, che vedono in crescita i prezzi al consumo, la domanda e la spesa per investimenti. Ma in questa prospettiva di moderato ottimismo non si prevede ancora un aumento dell’occupazione.
E’ quanto emerge dall’ultima indagine trimestrale sulle aspettative di inflazione e crescita realizzata dalla Banca d’Italia in collaborazione con Il Sole24Ore (pubblicata sul giornale di sabato). Il sondaggio è stato realizzato tra il 29 novembre e il 21 dicembre e raccoglie le valutazione di un panel di 1014 imprese con almeno 50 addetti . In particolare, il 33% delle risposte ai questionari è arrivato tra il 29 novembre e il 4 dicembre, il resto dal 5 al 21 dicembre, ovvero dopo l’esito del referendum che ha visto prevalere il “No” alla riforma costituzionale.
Le valutazioni sulla situazione economica italiana migliorano per l’industria in senso stretto e i servizi (aumenta la quota di imprese che esprime un giudizio positivo e si passa dal 7,6% di ottobre al 10,1%) mentre continuano a deteriorarsi per il settore delle costruzioni, comparto che valuta in peggioramento la congiuntura nel 16% dei casi contro il 9% del primo trimestre dell’anno.
Una novità significativa arriva poi sul fronte della spesa per investimenti. Se negli ultimi mesi del 2016 le condizioni per investire sono migliorate solo per il settore dei servizi (all’opposto nelle costruzioni i giudizi negativi son tornati a prevalere su quelli positivi come non si osservava dal 2014), per il nuovo anno la quota di imprese industriali e dei servizi che s’aspetta un rialzo della spesa nominale in investimenti nel primo semestre rispetto alla seconda metà del 2016 supera del 15% quella delle imprese che si attendono invece una flessione. E le stime sono ancora più positive per le aziende di grandi dimensioni. Sulla maggiore spesa per investimenti inciderebbe positivamente l’incentivo contenuto nella legge di bilancio del 2017 (cosiddetto “iper-ammortamento” per investimenti in tecnologie digitali avanzate), valutato rilevante da circa un quinto delle imprese, prevalentemente industriali e localizzate al Sud. Si tratta di una tendenza che rafforza i giudizi sulla volontà di investire già registrata nell’Indagine Bankitalia-Sole24Ore del settembre scorso, dove il 17,6% delle imprese riteneva abbastanza o molto rilevanti gli effetti degli incentivi agli investimenti in beni strumentali (il super-ammortamento introdotto con la legge di Stabilità 2016).