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economia

Il Sud scommette sul digitale: 4 miliardi di euro di investimenti aggiuntivi dal 2017

Al Sud potrebbero partire da quest’anno investimenti innovativi aggiuntivi per circa 4 miliardi di euro che, nell’arco dei quattro anni previsti dal Piano del Governo “Industria 4.0”, potrebbero produrre un recupero di produttività del 15% e una crescita aggiuntiva del Pil meridionale di circa l’1%.

Dallo studio realizzato da SRM emerge chiaramente la necessità per il Mezzogiorno, e in modo particolare per la Campania e per l’area metropolitana di Napoli (nella quale si concentra una maggiore presenza di industrie manifatturiere), di investire su tecnologie, internet delle cose, elaborazione dati e integrazione dei “saperi”.

Protagonista sarà la Campania, dove grandi speranze sono riposte sulle imprese dei settori delle “4A” e del farmaceutico. Filiere in cui la rivoluzione “Industria 4.0” sta già entrando. L’aeronautica meridionale rappresenta il 30% del valore aggiunto del comparto in Italia; l’auto il 24,8%, l’alimentare il 20,9%, abbigliamento e moda l’11,3% e il farmaceutico il 6,5%. È proprio ai settori strategici e alle imprese più strutturate che viene affidato il ruolo di driver.

Le ultime stime indicano, nel 2016, un incremento degli investimenti fissi lordi in Campania dell’1,7%, superiore alla media meridionale dell’1,3%, e si prevedono in crescita anche nel 2017, seppur con ritmi inferiori. Il tessuto industriale quindi c’è. Ora si attende un cambiamento culturale, prima che organizzativo: è necessario il passaggio da un orientamento al “business to business” al “business to business to consumer”.

Articolo sul Sole 24 Ore del 23 febbraio a pagina 15